martedì 2 maggio 2006

Signore, ho sete della Tua volontà, qualunque essa sia.


Essere ebrei significa testimoniare che Dio è Spirito; in negativo: che Dio non è un idolo. La chiesa cattolica è piena di idoli. Quale purificazione l’attende. Attraverso il fuoco della disillusione e della delusione.


Il vero concilio, che traluce all’orizzonte, è quello non sulle chiese ma su Dio. Occorre convertirsi a Dio, all’Istanza suprema. Occorre rinascere ebrei.


Un concilio davvero teologico è davvero un Segno escatologico: configura l’ultimo e perfetto concilio della storia.


Ricordo Riccardo Lombardi: una società, che non esprime le sue istanze di simpatia, diventa patologica.


Una società che accarezza i cani e si guarda dall’accarezzare i bambini. Culturame americano.


Cito da “Gesù di Nazaret”, di Ortensio da Spinetoli: “La cena che Gesù lascia in consegna ai suoi non è tanto un rito sacro quanto un banchetto di persone in comunione tra di loro… Non ha bisogno che sia presieduta da un “ministro” autorizzato, da un “incaricato d’ufficio”… “Spezzare il pane” e “versare il vino” è opera di “inservienti”, di “domestici”, non di comandanti.”


Signore, ho sete del Tuo Volto.


Il vero pensiero è poetico e poetante.

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