mercoledì 31 maggio 2006

Il cristianesimo deve tornare a essere un movimento escatologico-apocalittico. Escatologico ossia relativo alla “venuta” di Gesù, apocalittico ossia relativo ai segni convergenti e intensivi della fine


Molti hanno sofferto fisicamente più di Gesù, ma quanti hanno creduto e amato come Lui?


Diciannovenne, si inginocchiò ai piedi del cappuccino stimmatizzato. La sua anima divenne una lavagna nera, su cui una mano invisibile trascriveva il peccato peculiare della sua vita: non ho creduto nelle ispirazioni di Dio. Il futuro certosino lesse e confessò quella scritta e quel peccato, di cui sino ad allora non aveva mai avuto contezza.


L’esatto valore delle cose in generale consegue solo al dolore. Per grazia.


Un amore che non si è confrontato col dolore in tutti i sensi non è ancora tale.


Dio è esigente.


Quanta sofferenza sulla terra. Sino a suscitare potenzialmente la bestemmia più possente.


Si diventa chi e ciò che si guarda col proprio cuore.


Satana è il persuasore per eccellenza.


Il certosino infartuato misurava i suoi passi ma non il suo cuore.


Secondo Ratzinger ad Auschwitz Dio taceva. Secondo me Dio urlava e le chiese, sorde, tacevano.


Il piano dello spirito è molto più interessante, intenso e vivo del piano storico e naturistico: terremoti, imprese stellari, catastrofi, esondazioni, vulcanismi, quieti. Odi, amori, indifferenze, assassini, suicidi, autoinganni, abomini. Chi salverà l’uomo dal suo cuore se non il Messia?


Solo alla Misericordia spetta il giudizio.


La Misericordia, quella di Dio, non è mai stupida.


Il cappuccino stimmatizzato, fra due ali di devoti, si volse e guardò solo lui. Il futuro certosino aveva pregato cordialmente: “Signore, se Tu mi chiami al sacerdozio, fa’ che Padre Pio si volga solo verso di me”. Si volse, lo guardò, gli sorrise, si rigirò, senza guardare né a destra né a sinistra.


Ricevere ogni giorno e ogni ritmo del cuore dall’Amore.


Nel suo cuore a volte la bestemmia, mai formulata, confliggeva con l’Amore.


Liberare gli uomini da Satana e Satana da sé: il desiderio lancinante del certosino.


Satana è razionalità quasi infinita.


Satana ha sempre ragione: questo il suo torto.


Quanti gerarchi cattolici avrebbero crocifisso il Cristo se fossero stati Suoi contemporanei e conterranei!


Ci si può dannare in una chiesa paganeggiante?


“Ti consacro profeta e antagonista di Satana”: in quelle parole di Gesù il neoprofeta seppe la Verità. Non poteva più esserne scardinato. Seppe anche che la chiesa cattolica non era fondamentalmente falsa. Seppe soprattutto la divinità del Cristo e, con essa, la verità del sacramento eucaristico. Seppe in un solo attimo la divinità del Messaggio e dei suoi contenuti. Persino la realtà di Satana.


Il culto del papa è salvifico o dannante?

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