domenica 2 luglio 2006

Una lacrima di luna sul ciglio dell’Angelo.


La sua dimensione più vera e profonda era quella profetica. Gesù lo aveva lavorato a lungo e a fondo perché non fosse sopraffatto dalle sue tendenze estetico-mistiche e intellettualistiche.


Siamo lievitati da una volontà altra.


La profezia gorgogliava nel fondo del suo essere. Ma quanto e quale pietrisco la ostruiva.


Nato poeta, doveva invece profetizzare.


“Sarò per te più che una madre”. Quell’esperienza preadolescenziale, la prima, fu la radice fontale della sua teologia, cristologia, ecclesiologia di adulto e di anziano.


Siamo partecipi della intelligenza e della potenza di Dio. Qui le radici della scienza e della tecnica.
L’Ontologia cattolica nel suo assioma rivoluzionario Ens et bonum convertuntur (entità e bontà coincidono) sancisce implicitamente la bontà e la beltà radicale della omosessualità.


La non violenza è utopia inefficace e sterile sinché non diventa progetto costituzionale dei popoli.
Fra gli impegni solenni del Battesimo deve essere inclusa la non violenza passiva e attiva.


Due netti no. No al sesso violento, no ad ogni versatilità sessuale. Sì a scelte sessuali specifiche, eticamente pregnanti, gioiosamente impegnative. Dettate non dalla natura biologica, ma dal proprio Sé esistenziale.

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