lunedì 4 dicembre 2006

L’etica è dimensione antropologica pura, non necessariamente religiosa.

L’uomo è un animale etico. Anche se ateo.


Dio si rivela Amore e vuole amore: questo, solo questo è l’etica di Cristo. L’etica come problema nasce alla luce dell’interrogativo fondamentale: come tradurre l’amore?


A ben vedere tra una poligamia amorosa e una monogamia amorosa non c’è alcuna differenza di fondo.


La chiesa non ha il coraggio di proclamare le conclusioni implicite del suo assunto: la gayezza è disordine “oggettivo”. Ergo i gay sono figli di Satana, il Dis-ordinatore. Se la chiesa lo dicesse esplicitamente, renderebbe in-credibile l’assunto.


Siamo collezioni di istanti.


L’invisibile è, il visibile appare.


L’invisibile è visibile solo ai suoi occhi.


Siamo esseri crepuscolari, che evolvono verso l’aurora.


Un giorno saremo finalmente dotati di vista.


Si può amare solo se ci guida un Principio e un Istinto interiore, che noi cristiani chiamiamo Spirito Santo.


Si può amare in concreto grazie solo all’Amore di Dio vivente, divenuto nostro spirito e nostra sostanza.

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