giovedì 19 aprile 2007

Dal centimetraggio tridentino della penetrazione fallica alla profondità della gaiezza il contributo “penetrante” e “profondo” di Ratzinger alla sessuoetica.

“Medico, cura te stesso” il proverbio citato da Gesù.

 

Signore, Ti ringrazio del dono del riso.

 

Del Signore amava anche i rimproveri interiori ora delicati ora aspri, mai arroganti.

 

Clio Bittoni Napolitano, moglie del Presidente della Repubblica Napolitano, s’è presentata in Vaticano senza il velo richiesto dal protocollo. I suoi genitori, socialisti, furono confinati a Ponza.

 

Un giorno le pietre rideranno.

 

Il Messia avrà piedi di luna e volto di sole. Argento fuso il Suo riso.

 

La questione gay è la chiave di volta decisiva per testare l’esodo reale della chiesa da Mosè a Gesù, dalla Legge all’Amore, dal cuore di pietra al cuore di carne.

 

Oggi confliggono due tipi di chiesa, semplificabili in Martini e Ratzinger. Al tempo stesso nella stessa chiesa s’incrociano l’apostasia di molti cattolici, preda dell’ateismo e del nichilismo, e lo scisma dei cattolici migliori dal magistero fondamentalista e legalista dei vertici.

 

Lo stile evangelico non è l’accidens della sostanza evangelica, ma il suo fenomeno noumenico.

 

Ratzinger proclama la Verità, distinguendola dall’Amore. L’Amore è la Verità. Al di fuori dell’Amore, del Dio Amore, il nulla.

 

Ratzinger è il banditore del nulla. Il Suo non è fondamentalismo, è nichilismo altoborghese.

 

L’Amore non è una modalità, non è uno stile, non è forma, non è l’involucro, non è la valva. E’ la Perla.

 

La forma dell’Amore oggi? La non forma. L’urlo. L’anti-Ratzinger.

 

Il libro di Ratzinger su Gesù? Rigor mortis. La teologia dei cuori di pietra. La musica siderale degli stragisti della Columbine.

 

Se Dio è Amore, e Lo è, la questione gay non ha senso.

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