martedì 22 maggio 2007

L’essenza negativa del Messaggio di Fatima: realtà dell’Inferno, oggettivo-soggettiva.

Essenza positiva del Messaggio: la spiritualità trinitaria-cristocentrica-mariana, la cosiddetta “devozione al Cuore Immacolato di Maria”.

 

Cantico dei cantici: applicabile (la chiesa non l’ha mai osato) al rapporto Giuseppe-Maria.

 

Il “Gesù di Nazaret” di Ratzinger è la tomba del Ritorno di Cristo. Libro necrofilo, ecclesiocentrico. L’escatologia, motore della storia, è saccentemente e subdolamente congedata.

 

Gerusalemme, Gerusalemme, tu con mani diafane crocifiggi il Profeta dei profeti. Mentre Lo predichi, accechi le genti perché non Lo conoscano.

 

Quando il Figlio dell’uomo tornerà, troverà nella Sua chiesa la fede?

 

I veri martiri non sono il frutto della predicazione missionaria fondamentalista, ma quelli martirizzati dalla chiesa stessa. Martirio come cristicidio della chiesa. Martirio accuratamente evitato dalle Eccellenze, Eminenze e Santità della chiesa cattolica.

 

Dietro il “Gesù di Nazaret” di Ratzinger, Gesù come neoMosè, Gesù come legislatore, è ravvisabile il Diritto Canonico non il Vangelo.

 

La chiesa teme i teoremi apocalittici dell’ecologia laica. Se l’ambiente diventa un inferno, soprattutto se Lui sta per tornare, l’attenzione degli uomini non è più su di lei, tesa al protagonismo mondiale, lei la puttana di Dio.

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