domenica 10 giugno 2007 Corpus Domini

La pedofilia è grave ma non è una mostruosità. Mostruosità è la guerra, che uccide migliaia di bambini, di esseri umani in boccio, soprattutto migliaia e milioni di adulti, di esseri umani in pienezza. Abbiamo il culto dei bambini ma non il culto della vita umana. Ci scandalizziamo di fronte a un bambino pedofilizzato ma non di fronte a un bambino ucciso: il tabù del sesso è molto più potente del tabù della vita. Il bambino oggetto di sesso è molto più significativo del bambino oggetto di guerra. Nel nostro livore antipedofilo s’agita il demone del sesso. Il sessuofobismo cattolico ha penetrato la nostra cultura e la nostra democrazia.

 

Al bambino,  progetto umano, è preferibile l’adulto, anche giovane, pienezza umana.

 

Sulla croce non c’è un bambino.

 

L’adulto autentico è colui che possiede se stesso per spenderlo per gli altri.

 

L’adulto autentico è Gesù nell’Ultima Cena e sulla croce.

 

Una democrazia, che crede nella guerra, sia pure come estrema ratio, mente sui diritti umani.

 

Non commettere atti impuri. Soprattutto l’atto impuro dell’uccidere.

 

L’essere umano è sacerrimo. Anche Caino, l’Intangibile per eccellenza.

 

Il modello antropologico per antonomasia è quello del deutero-Isaia, il Servo di Jahve: per le Sue piaghe noi siamo stati guariti.

Il giusto piagato oppresso perdonante amante è il sole della storia.

 

Solo lo Spirito è la chiave di ogni cosa.

 

Oppressi di tutto il mondo, salvateci. Invocando e perseguendo la giustizia ma soprattutto amando i vostri oppressori.

 

Beati quelli che piangono, perché con le loro lagrime purificheranno il mondo.

 

Solo nello Spirito il senso della materia.

 

Corpus Domini 2007. lo Spirito è vino e fuoco.

 

Solo una lievissima coltre ci separa dal Sole invisibile.

 

Ogni cosa è schermo. Va penetrata.

 

Chi crede ama sempre più credere. E chi ama credere non crede più, perché vede.

 

Non c’è nulla di insensato, perché tutto è Follia. Follia radiosa. L’Assurdo inebriante di Tertulliano e di Maria Maddalena de’ Pazzi. L’Eccesso è la chiave della “norma”.

 

Bisogna vivere eccessivamente, ma dentro di noi, avvolti e protetti dalla discrezione della normalità. Ma fiotti di sole urgeranno verso l’esterno, stellandolo.

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