mercoledì 20 giugno 2007

Non siamo alla presenza di Dio, ma nella presenza di Dio.

 

I neopentecostali sono dei manichei ingenui. Contrappongono la chiesa e il mondo come il bene e il male assoluti.

 

Alla finfine conta solo la qualità dell’affetto: Esdra Pound.

 

Notevole la distinzione teoretica del metafisico spagnolo Xavier Zubiri (1898-1983) fra personeitàe personalità. La personeità è, la personalità si svolge e si realizza.

 

Lo spirito è il principio della materia, la radice semplicissima della complessità materica.

 

Al di là delle sponde estreme di sensibilità e ragione, oltre i loro dislivelli, splende il fiore teoretico della «intelligenza senziente».

 

1224 (15 agosto – 29 settembre). Durante la Quaresima di San Michele, praticata alla Verna, probabilmente il 14 o il 15 settembre, Francesco ha la visione del Serafino crocifisso e riceve le Stimmate della Passione.

 

La Comunione Trinitaria ha un raggio applicativo strabiliante: dal dialogo conciliare alla interdisciplinarità scientifica.

 

Senza comunione non c’è salvezza. La radice della comunione è l’amore, non la tolleranza, non la pura giustizia.

 

Teologi, filosofi, giuristi, scienziati devono superare insieme le sfide teoretico-pratiche in campo. Per il cristiano ne va di Dio, il Dio molteplice e unitario di Gesù Cristo.

 

Il politeismo è l’immagine remota e flebile della Trinità Divina.

 

Il politeismo è in qualche modo l’incapacità umana di esprimere la debordante ricchezza interna di Dio.

 

Dio si specchia e si ama nel politeismo con sorridente ironia.

 

Dobbiamo essere moderni, postmoderni, postpostmoderni, sempre e via via fraterni degli altri uomini. Il segreto è nell’ultra-modernità, l’essere ancorati all’Eterno presente in ogni modernità.

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