mercoledì 25 luglio 2007

Monsignor Tarcisio Bertone. La massaia ratzosa e radiosa.

 

Altrimenti: la versione tarallucci e vino(oratorialsalesiana) dei veleni ratzei.

 

Cieli, udite: non sono in gioco due riti, ma due usi dello stesso rito. Solo un pensiero autistico può pensarlo.

 

E’ assolutamente ridicolo che i gay non possano sposarsi.

 

La Trinità concilia il senso dell’Uno di Platone col senso della pluralità di Aristotele.

 

Vita cristiana è condividere la relazione esistenziale del Cristo col Padre e con lo Spirito.

 

Nel battesimo dello Spirito sperimentò lo Spirito come fuoco. Invocò sorprendentemente il profeta Elia. Qualche settimana dopo, l’evento eucaristico della consacrazione profetica da parte del Cristo. Evento al di fuori di ogni misura, contro ogni misura.

La quercia dell’intellettualismo fu squassata e sradicata. Allora credette assolutamente e seguitò a credere nella divinità di Gesù nonostante ogni teologia corrente contraria. Grazie a quell’evento unico, nella storia del cristianesimo, non sperimentato né sperimentabile da alcun altro essere umano. Evento destinato a rinnovare l’ultima storia umana.

Nessun dio avrebbe potuto guarirlo dal trauma di quell’Incontro, tranne Dio. Sperimentò l’abisso di sé come creatura, sperimentò il dolore assoluto della creatura invasa improvvisamente e attimalmente dal Dio Vivente.

Dolore, non orrore, quasi perdita del proprio essere, Getsemani dei propri limiti. Conciliarsi, poi, lentamente e penosamente con la propria condizione creaturale, senza il conforto di parteciparsi a chicchessia. Solo nel Solo, solo col Solo.

 

Le note d’una canzone napoletana, spioventi da un’orchestrina estiva, nella sera ardente, lo ingolfarono in Dio sino alle lacrime.

 

Pio XI fu amareggiato dall’introduzione delle leggi razziali. Con padre Tacchi Venturi, mediatore tra la Santa Sede e Mussolini, si sfoga: “…Il popolo italiano è diventato un branco di pecore stupide. Io parlerò, non avrò paura. Mi preme il Concordato, ma più mi preme la coscienza…”.

 

Definizione ratzingeriana di Setta: progressisti.

 

No alla tortura, sì alla eutanasia, al suo doppio significato concreto: omicidio-suicidio assistito.

Non ci spaventano le parole, ci spaventano sadismo, crudeltà, odio degli uomini.

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