mercoledì 5 settembre 2007

Gloria a Te, Padre, nello Spirito. Gloria a Te, Figlio, nello Spirito. Gloria a Te, Spirito, nello Spirito. Gioia a te, Maria, nello Spirito.

La pedofilia non è il peccato sessuale più grave. E’ scavalcata dallazoofilia (diffusa ma raramente dichiarata) e dalla necrofilia.


I bambini morti sono maturati dalla Maturità maturante di Dio, diventano capaci, in Dio, di amore e di interessamento profondo ai cosiddetti vivi. Cogli angeli gareggiano nell’amore.


Perché si raggiunge la Vita attraverso la semivita della cosiddetta vita? Quale mistero, quanti misteri.


Se non possiamo salvare gli altri, dobbiamo quantomeno aiutarli.


Siamo fragili, per questo dobbiamo vegliare costantemente su di noi.


Il titolo del ritratto era “Priorità”. Un ragazzo osserva l’oceano.


Gloria su gloria a Te, Padre. Gloria su gloria a Te, Figlio. Gloria su gloria a Te, Spirito. Gioia su gioia a te, Madre di Dio.


Quanti si salvano? Non possiamo interpretare letteralmente le parole di Gesù, spesso provocatorie. Conta solo sapere che la salvezza è aperta a “tutti” e non a “molti”, come spensa lo stitico Ratzinger.


Aveva meditato sugli angeli, che costellano le mariofanie. Uscì verso la notte stellata. Sfere di luce saettavano ai suoi lati. Sfuggenti ogni visione diretta. Angeli. Gelosi della loro identità?


Anni 40. Si rivede ragazzino, col suo papà. In visita a un “adultero”, gravemente malato. Scruta l’”adultera”. Non sente lo stigma del peccato. Si stupisce dell’umanità e della pulizia dei due “adulteri”. Si stupisce soprattutto della inconsistenza interiore del Pregiudizio.


Vide la sua cuginetta nuda. Il primo nudo della sua vita. Ne fu stupito e ammirato. La malizia degli adulti risultava al piccolo profeta un enigma.


Anni or sono, guardando in tv la coppia allora assortitissima di Romina e di Al Bano, con tranquilla certezza ne predisse agli amici la fine.


“Se Dio è l’Altro, altra è la musica, altri sono i segni, altre le parole, altra la maniera di trovarci”: Enzo Bianchi sul raduno di Loreto.

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