domenica 18 novembre 2007

Nella Risurrezione s’esprime l’immortalità infinita del Verbo Incarnato.

 

Tutto pulsa dal Padre, tutto pulsa verso il Padre.

 

La realtà, tutta, è lo scrigno che contiene l’Amato/l’Amata.

 

O Verbo solare, le cose sono la Tua carnagione lunare.

 

Terra, apriti e rivelami il Volto.

 

Il suo destino stava per esplodere mondialmente, ma l’Amante non avrebbe permesso il suo appannamento perché l’avrebbe sollecitamente preso con Sé.

 

Gesù, la Tua volontà è la mia.

 

I demoni prosperano nella selva degli istinti e delle idee degli uomini.

 

Alla loro sfera d’influenza nulla sfugge dell’uomo.

 

Si può essere indemoniati, negli istinti e nelle idee, senza averne assolutamente l’aria.

 

La specializzazione dei demoni è spegnere la fede e l’amore. Pervadere senza manifestarsi.

 

La chiesa di Wojtyla e di Ratzinger è infognata nella retorica di sé. E nell’adulazione politica della destra e della sinistra.

I suoi pennoni la sua tolda il suo scafo sfolgorano di merda.

 

La bilocazione incosciente è preparazione alla bilocazione cosciente. La visione notturna è preparazione alla visione diurna.

Infatti c’è un vecchio e un nuovo testamento anche nelle cose dello spirito.

 

Cristo educa i Suoi amici al futuro dei Suoi doni, che, altrimenti, sarebbero insopportabili e scompaginanti.

 

Le chiese, isole di cielo e di impegno, in mezzo ai marosi della storia.

 

Ormai i cosiddetti “morti” lo contattavano rivelandogli la loro condizione spirituale e annunciandogli il futuro.

Questo contatto, all’inizio duro, via via gli diventava più congeniale.

 

Gesù desiderava dargli la bilocazione in misura strabiliante.

 

Gesù nella vita, nella morte, nella risurrezione, nell’eucaristia è per gli altri, per tutti gli altri.

 

Estasi intellettuale di fronte alla Trinità gloriosissima.

 

Spesso con trasporto contemplava Gesù alla destra del Padre.

 

Sì, la sua spiritualità, cristocentrica, si polarizzava su Gesù alla destra del Padre, non sul Crocifisso, che, pur presentissimo, non era centrale.

 

Sotto il peso della Gloria il cuore non ce la faceva.

 

Rallegrati, madre di Gesù, e rallegrami.

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