sabato 12 gennaio 2008

Volò nel sonno quasi tutta la notte.

 

Lo spirito è vento felice.

 

Il Messia non ci trasferirà altrove, ma tutto l’ove sarà altrove.

 

Lo spirito è il vero inconscio da disseppellire.

 

Lourdes, la grotta, Dio come utero, Cielo. E Cielo, appunto, significa etimologicamente utero.

Dio come grotta, come interiorità della Sua esteriorità (o creazione).

 

Bisogna essere radicali cioè spirituali.

 

Un’intensa vita di fede conduce alla scoperta tattile di sé come spirito.

 

Lo spirito è verticale. Senza verticalismo non c’è spirito.

 

Il corpo è spirito orizzontale.

 

Il sesso è spirito.

 

L’estasi si verifica anche nel sonno.

 

Anche nel sonno siamo ciechi. L’Inferno è la prosecuzione di questa cecità.

 

La mistica sannitica gli disse anni or sono: alla fine della tua vita sarai tutto voli interni ed esterni (bilocativi).

 

Dopo la morte le anime si configurano o energie solari e lievi o energie notturne e grevi.

 

Moltissimi di fronte alla Verità rimangono seduti sul proprio culo. Guarda quello della chiesa di fronte al Vangelo.

 

Dopo la morte le idee e le informazioni ci proverranno direttamente dall’anima (o energia o corpo virtuale).

 

Gli uomini dovrebbero dedicare molto più tempo e molte più energie alla contemplazione. La condizione umana è potenzialmente angelica.

 

Il nostro sistema castra l’Angelo che è in noi.

 

Ormai solo il Cielo poteva soddisfare la sua sete di preghiera.

 

Il papa deve essere dedito solo alla contemplazione e alla evangelizzazione come Gesù, come gli apostoli, come i veri carismatici.

 

Il papato dev’essere libero da fardelli diplomatici, politici, culturali. Deve incarnare il cielo sulla terra.

 

Il papa non può essere vescovo di Roma. Questa struttura, schiacciante, imposta dal passato postcostantiniano, massacra le potenzialità vere del papato, pronte a rilucere invece nella figura del papa come vescovo di Gerusalemme.

 

Gerusalemme, mia ferita di Fuoco, un giorno (prossimo) l’angelo di Roma approderà per sempre a te singhiozzando di felicità.

 

Non riusciva più a studiare, ma la Sapienzaimmeritatamente lo inondava. Il cervello di Dio voleva diventare il suo cuore.

L’unica molla del suo agire era la maggior gloria di Dio.

 

Dio faceva di lui lo scriba del Regno, lo scriba dello spirito e dello Spirito. Il Fuoco è Scrittura.

 

L’approccio al problema dell’aborto dev’essere triale: il diritto del concepito, il diritto della madre, in modo specialissimo il diritto della terra di non essere sovrappopolata. Se l’aborto deve essere evitato, può essere evitato il concepimento.

 

Senza Spirito non c’è Lettera. Senza Spirito non c’è Corpo. Senza la luce non c’è l’occhio.

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