6 RIFLESSIONI SUL PEDOBATTESIMO

RUBRICA “LETTERE AL DIRETTORE”

da “La Gazzetta del Mezzogiorno” del 17/03/98

Gent.mo Direttore,

nella rubrica delle “Lettere al Direttore” di merc. 4 marzo e di merc. 11 marzo, due lettori sono intervenuti serenamente e civilmente intorno alle scelte genitoriali di Raffaele e di Anna Satalino, di Monopoli, su Angelica, la loro piccola, benedetta e battezzanda in età adulta. Il gesto risale alla mia persona e al Movimento, da me fondato, il MO.CO.VA. (Movimento Concilio Vaticano II), impegnato ormai da anni, in Italia e all’estero, per l’aggiornamento conciliare della Chiesa cattolica ai problemi più urgenti dell’uomo post-moderno. Per questo mi sento chiamato in causa.

Chiedo venia per “l’esprit géométrique”.

  1. Quando Raffaele e Anna definiscono violenza il “pedobattesimo” (battesimo del bambino), utilizzano evidentemente non un concetto fisico e grossolano di violenza, culturalmente tipico della società patriarcale, ma dichiarano, alla luce della nostra sensibilità odierna, democratica e personalista, che ogni imposizione di valori è violenza.
  2. La rivoluzione più positiva del ‘900 è quella della donna. Ora ci attende la rivoluzione del Bambino. Proposto da Gesù, precorrendo i secoli, come Soggetto e Persona.
  3. La società non è più medievale, quindi omogenea sul piano della fede: si configura sempre più come multicristiana e multireligiosa. Il pedobattesimo è concepibile solo in una società patriarcale, in cui il padre decide la fede dei figli, il principe la fede del popolo.
  4. Il pedobattesimo non è più sostenibile in nome della fede dei genitori. Che sono nella quasi totalità dei casi cristiani anagrafici e informali.
  5. La Chiesa cattolica, alle soglie del terzo millennio, deve essere capace di conversione, rinunciare alla massa per la persona credente, alla quantità per la qualità, sapendo però che la qualità produce quantità autentica. Deve applicare coerentemente al neonato lo spettro dei diritti umani, propugnato da Giovanni Paolo II. Incluso il diritto a non subire il battesimo, che, come sacramento del bambino, è di fatto sottovalutato e sminuito dalla Chiesa, contro le sue stesse intenzioni.
  6. Infine noi cattolici dobbiamo ammettere, con la sincerità dei profeti, che il pedobattesimo è divenuto ormai, nostro malgrado, il più grande espediente del Sistema per garantirsi milioni di cattolici ufficiali (non reali). Espediente maturato lentamente e inconsciamente dalla storia.

Grazie per l’ospitalità. Con sensi di stima

Sac. Dr. Franco Ratti

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