giovedì 17 gennaio 2008

Ferrara da Ratisbona. Liberal.

 

La politica come Narcisismo. Sempre a proposito di Giulione e di Giunone.

 

Effettivamente Medjugorje è un plesso di problemi. Non è sufficiente la copiosità dei miracoli e delle conversioni (termine molto ambiguo). E’ necessario stabilire l’autenticità dei veggenti e, soprattutto, delle loro guide. Autenticità umana e morale (veggenti e frati catapultati nel denaro, messaggi manipolati).

Si ha l’impressione di un certo nucleo autentico ma sovrainquinato.

 

La sua tesi di laurea, in filosofia della religione, fu sulla Svezia: “Ferialità ed evemenenzialità svedese”. Un tentativo di focus sull’anima teologica profonda della Svezia, a partire dall’antico alfabeto runico, già prefigurante un trend immanentistico.

 

Nella tesi faceva capolino Pippi Calzelunghe. Il relatore gli chiese, serio: ma chi è costui? Un filosofo svedese?

 

L’incontro con la Svezia intercettò un paese disperatamente esistenziale ma vero, ben lungi dalle ipocrisie italiote e cattoliche.

 

Nonostante la libertà, non ebbe alcuna esperienza sessuale. “Fesso!”: lo apostrofò un suo amico prete.

 

A Stoccolma acquistò della stampa porno e dei preservativi. Voleva vedere e capire. Era totalmente digiuno.

 

Grazie, mio Dio: mi hai custodito rispettando il mio bisogno di conoscenza.

 

Vi sono uomini, che, non coi loro occhi mendaci ma con tutto il loro corpo le loro ossa i loro nervi, arti e articoli, dicono il loro odio della verità.

 

Inaudita è la capacità di mentire, ma non si può mentire col corpo-anima, non si può mentire con la propria energia.

 

Il profeta aveva ricevuto e riceveva in misura spaventosa questa sensibilità, che non avrebbe mai voluto avere, per amore di tranquillità. Ma non si può dire di no ai doni dello Spirito. Spesso faceva il finto tonto per non aggredire di dentro l’altro. Spesso era costretto a guardare altrove, fingendo svagatezza.

 

Sentiva in modo tattile la presenza del male, ma soprattutto la potenza energetica del Bene.

 

Se gli uomini fossero intrisi di preghiera, di adorazione, di ascolto, vivrebbero come angeli, pur dediti alle cose.

 

L’umanità oggi, in modo particolare, è un ciclope sul piano della tecnica e della scienza, ma un ciclope accecato dalla trave della vera ignoranza, l’ignoranza spirituale.

 

La fede, senza la sensibilità spirituale, o è sentimentale o è intellettuale.

 

La fede, senza i doni dello Spirito, non tocca, non degusta, non ode, non vede, non ha odorato. La fede, senza i doni dello Spirito, è la non fede dei demoni.

 

Il senso religioso, oggi, è non fede, gusto del sacro, inesperienza dello Spirito, diffidenza dello Spirito, ateismo devoto.

 

Lo Spirito Santo scuoiava al suo spirito il cuore di Ratzinger in tutte le sue latebre. Stalattiti e stalagmiti, anfratti, dirupi alture, guano, fiori di cristallo: nulla gli sfuggiva.

 

Era come costretto a vedere ma soprattutto a dire, a dirlo.

 

Sfoggiano fede ma parlano dell’assoluta Singolarità come fosse acqua fresca.

Sono i peggiori illuministi-tenebristi. Che Dio esista, che Cristo sia risorto, per loro, è cosa sensatissima, menu della ragione. Lo stupore è interdetto. La fede anche.

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