sabato 15 marzo 2008

Sequestro Moro. Luigi Bettazzi, vescovo di Ivrea, Alberto Ablondi, vescovo di Livorno, Clemente Riva, vescovo ausiliario di Roma, propongono a monsignor Giuseppe Caprio, sostituto di Stato della Santa Sede, di offrirsi ai brigatisti come ostaggi in cambio di Moro.

Risposta: “Non c’è nulla da fare. E’ meglio che muoia un uomo solo piuttosto che tutta    la nazione perisca”.

 

Guerre climatiche. Milioni di persone migranti, spinte dalla miseria. Milioni di disperati      e di arrabbiati verso chi produce di più, consuma di più e inquina di più.

La visione mariana del certosino (il cosmo fumante) arieggia la tragedia ecologica.

 

La pedofilia non è una malattia, bensì un problema.

La società deve ascoltare il pedofilo, senza mostrificarlo, per scongiurare le sue latenze pedofile, che esplodono nel pedofilo.

 

Latenze pedofile della società, insite nel suo consumismo erotico illimite.

 

Confessione di un pedofilo su “Le Iene” di Italia1. Fu violentato ragazzino da nove coetanei. Oggi tende a far subire ai ragazzi lo stesso dolore subito.

 

La “castrazione chimica” è una balla. Femminilizza e provoca impotenza, scatenando violenza. Peggiorando le cose.

I politici devono cedere spazio agli esperti.

 

I morti, entrati nella Vita, vedono noi, i vivi, come gli spettrali e gli irreali.

 

Più il certosino s’avvicinava alla meta, più la verità era raggiante, più la realtà empirica era traslucida, come le vetrate di una cattedrale gotica.

 

Il cuore del mistico è una conchiglia, colma del rombo dello Spirito.

 

Lo commoveva nelle più intime fibre l’amicizia dei Tre con lui. Amicizia feriale, sommessa, semplice, abitualmente senza eventi perché essa stessa evento.

 

Signore, non voglio possederTi, bensì essere da Te posseduto.

 

Gemma Galgani, magnolia perfetta di un Amore reciproco folle.

 

“Una parola, che ha potere, è una parola che esce dal silenzio”. J.M.Nouwen

 

Per la democrazia anche uno starnuto è un voto.

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