lunedì 14 aprile 2008

Escrivá de Balaguer: “Benedetto sia il dolore, santificato sia il dolore, glorificato sia il dolore”. Benedetta la tortura, benedetti i torturatori, strabenedetto strasantificato straglorificato Bush.

 

La chiesa cattolica è diventata un bazar. Ce n’è per tutti i gusti, anche sadomaso.

 

Il figlio, legittimo e non bastardo, genuinissimo di Wojtyla è Joseph Ratzinger, autore dello scontro islamo-cattolico.

 

Una teologia, che non sia quella del dialogo (sincero mentale cordiale effettivo), è criminale. Quella di Ratzinger lo è. Ratzinger autistico o criminale? O autistico criminale? O criminale autistico?

 

I musulmani, italiani e non, hanno diritto alla poligamia.

 

Verso Petra

la città rosa del deserto.

Cammelliere veleggiante

su duna di stelle.

Il cuore è arenaria

abrasa da venti di sole.

Moschee viola

cupole turchesi

Samarcanda.

Sei una lama d’oro

nel cuore.

 

Heidegger, commentando Schiller: “I popoli si destano al loro inizio con la poesia e con la fuoriuscita da essa giungono alla fine”.

 

Friedrich von Schiller, citato da Heidegger: “Le nature volgari pagano con ciò che fanno, quelle nobili con ciò che sono!”.

 

Heidegger: “…(lo stato estetico è la prima forma di libertà, ossia ricettività spontanea)…”.

 

La realtà è velata. La verità è svelamento.

 

Per moltissimi il velo è solo un drappo pesante da palpare scientificamente o palpeggiare sensuosamente.

 

La vera scienza è scienza del velo e dell’Intravedibile, meglio, del Per-vedibile.

 

Quando la verità si svela, è ancora velata.

 

La scienza è conoscenza crepuscolare (nella fede) di Dio e delle cose.

La nostra conoscenza terrena di Dio e delle cose non può essere solare. Siamo sempre fra specchi e riflessi, su cui balena, imprendibile, il Volto.

Siamo angeli materici, suoni rumorosi, luce rappresa. Siamo arpe di piombo.

 

Tutto è anelito e prua. Si voga faticosamente verso l’orizzonte, sotto lo stellato della fede, intuendo, fra le lacrime, la porpora della cristica patria.

 

Tzvetan Todorov, il grande intellettuale bulgaro: “Si parla tanto di eredità cristiana ma l’Europa ha anche una tradizione greca, romana, ebraica, musulmana, del libero pensiero. Il suo statuto è la pluralità. Il richiamo ai Lumi, che per la prima volta hanno percepito il pluralismo come virtù, mi sembrerebbe più attuale e indispensabile che il richiamo alle origini cristiane: la decisione di accogliere le diversità è un’invenzione esclusiva dei Lumi e certamente non appartiene a nessuna tradizione religiosa. Lungi da me ogni velleità di ignorare la funzione del Cristianesimo nella nostra cultura, ma sul piano politico, come cittadini dobbiamo riconoscere che sono stati i Lumi a svolgere il ruolo decisivo”.

 

La Verità è svelamento non perché è svelata ma perché svela se stessa. Non svela se stessa per necessità, ma per libertà. Svela se stessa per libertà perché ama. Ama svelarsi agli uomini e ama gli uomini a cui si svela. Fra l’amore di svelarsi agli uomini e l’amore degli uomini a cui si svela preferisce l’amore degli uomini.

 

Ogni assembramento papale è ormai a rischio. La chiesa trasformerà la stupidità di papa e fedeli in martirio. Beozia.

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