giovedì 22 maggio 2008

Giovedì 22 maggio. Ore 5,10. Lo sfiorò sulla guancia destra con vivo e profondo affetto. Era l’antico confratello defunto. Lamentò che i suoi amici preti disattendessero le sue richieste d’aiuto.

 

La preghiera per i defunti dev’essere viva, accorata, costante. Purtroppo i familiari del defunto, presi dal dolore, non pregano, demandando la preghiera a un celebrante che si limita alla preghiera ufficiale senza affetto né calore. Ha senso salvifico una intercessione ufficiale senza anima?

 

La liturgia ufficiale è distante anni luce dal pathos e dalla creatività di Gesù.

 

La preghiera nel Vangelo ottiene perché viva e vivace.

 

Le liturgie algide di Roma non possono far breccia negli uomini di oggi. Sono scenografie religiose degne della corte di Bisanzio.

 

Gerusalemme

città di Fuoco e del Fuoco

battezzaci nelle tue mura e nei tuoi giardini

incendiaci con la tua preghiera e la tua fede.

Città verticale

città assiale

mater dolorosa.

 

Tutto in lui era ecclesiale interumano cosmico. Non era battezzato nel Fuoco bensì nell’Incendio.

 

La chiesa dev’essere pentecostale, ricca di fede e di segni, e al tempo stesso dialogale. Anche qui diade, diade, diade.

 

Pentecostale ma non teocon. Un pentecostalismo teocon è una contraddizione cosmica e comica.

 

 Domenica 21 gennaio 1979 (To)

Meditazione di M.Q.

Essere…Silenzio

 

Essere…Silenzio,

non è facile,

non è comodo,

è poco vissuto

perché poco capito e Amato.

Essere…Silenzio,

è macerazione del proprio “io”

è tacere e sorridere

quando soffri nel fisico

nel cuore e nello spirito.

E’ Amare chi ti è causa di sofferenza,

di umiliazione, di incomprensione, di calunnia.

Essere…Silenzio

è testimonianza

di forza morale e spirituale,

è forte capacità di Amare.

Quando l’umiliazione, l’incomprensione

ed il sospetto colpisce…

sii Silenzio e Ama.

Quando l’indifferenza

o l’insulto delle creature ferisce

sii Silenzio e Ama.

Quando la parola pungente

lo sguardo critico, duro o altero,

e il contegno freddo e staccato

ti fa male al cuore…

sii Silenzio e Ama.

Quando vedi e senti che ti ignorano,

– volutamente ti ignorano –

e danno a capire che fanno a meno di te

sii Silenzio e Ama.

Quando il tuo agire e il tuo vivere

è circondato da sospetto, da controllo,

da gelosia…da invidia

sii Silenzio e Ama.

Quando la tua semplicità

la tua rettitudine e coerenza

non è capita ma criticata

sii Silenzio e Ama.

Quando con forza di volontà,

sorretto dall’Amore,

lavori con serenità, sotto la morsa di continui dolori

e vedi attorno a te sorrisini maliziosi e…sottintesi

sii Silenzio e Ama.

Quando il fisico cede

e la salute ti costringe a letto

posto di dolori e di stanchezza

e ti senti un bisbiglio di commenti poco caritatevoli,

guarda Cristo Crocifisso…come Lui e con Lui

sii Silenzio e Ama.

Quando la tua Fede, la tua Pietà non è capita,

non è creduta sincera,

ma ritenuta “fanatismo”, “esaltazione”

sii Silenzio e Ama.

 

Essere Silenzio è Amare.

Essere Silenzio è Amore

è ”essere la melodia per il Cuore della Trinità”

questo è ciò che conta,

questo è ciò che vale:

Piacere alla Trinità

 

…Vivi testimoniando

che il tuo “Silenzio” è Amore,

che il tuo “nulla” è Gioia,

che la tua “Comunità” è Ascesa,

che la tua ”vita” è Cristo…

Magnificat! Alleluja!

 

NB La spiritualità del Silenzio di M.Q., malata, va compresa alla luce della sua vita, vissuta all’interno d’una comunità religiosa ospedaliera. Vale fondamentalmente per ogni vita comunitaria religiosa. La spiritualità integrale deve comportare Silenzio e Parola.

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