sabato 12 luglio 2008

Mangiare e bere le 3 Persone Divine: ecco il Cielo.

 

La Bellezza è un artiglio nel cuore.

 

Memento a Benedetto XVI: ricordati della moglie di Lot.

 

Crepuscolo. Lucentezza diffusa. Forme metafisiche. Ginocchia musicali.

 

La Verità scorre cantando nelle mie vene.

 

Scivolano i profili e le essenze nell’abside del cuore.

 

Ovunque angeli adoranti. Gigli-volto.

 

La Verità è il punto sorgivo di linee liquide.

Lo Spirito è vento e ala. Roccia vibrante. Il canto delle dune del deserto.

 

Trinità, triplice grido d’Amore.

 

Mi dissolvo e sono nell’Amore Triale.

 

Dio, Dio, mio assurdo vitale.

 

La verità, agave desertica, crocifissa dal vento.

 

Abbacinato dal deserto come un tuareg. Catturato anzitempo dall’Oasi. Fuso dal Mistero avvampante.

 

Chi può pronunciare il Tuo Nome senza morire fra le Sue fiamme?

 

Ogni lettera del Tuo Nome è solo l’ombra dell’ombra d’un serafino.

 

Mio Dio, è possibile vivere solo aderenti al proprio corpo? Mi attiri fuori di esso, nel cratere della Tua Potenza.

 

Dio, Tu puoi perché ami.

 

Ogni uomo conosce qualcosa delle candide “mele” della Verità.

 

La vera intelligenza è candida.

Questo articolo è disponibile anche in: Inglese