domenica 5 ottobre 2008

Dio sa essere affettuosissimo. Divinamente.

 

Il certosino decrittò il senso dell’esperienza satanica del 4 ottobre (scheletro e teschio) riducibile alla seguente minaccia: ti tormenterò eroticamente sino alla tua morte.

 

Aleggiava su quell’esperienza il profumo d’un dono singolare, per l’onomastico del profeta, da parte di Gesù. Che aveva denudato l’occulta mozione del nemico (“di dietro”, “alle spalle”). E preannunciato la prossimità della morte.

 

Signore, che io possa essere Te perché tutti possano essere Te.

 

La sua vita era diventata impulso pentecostale.

 

Quale differenza fra i sandali impolverati degli apostoli e le scarpe tirate a lucido di Josemaría Escrivá de Balaguer.

 

Oggi Gesù non rovescerebbe banchi e tavoli dei mercanti del tempio ma gli armadi e gli armadietti degli indumenti liturgici e dei calici. Occorre tornare alla liturgia domestica. Big Bang.

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