lunedì 10 novembre 2008

Scavando in me trovo gli altri, tutti; scavando negli altri trovo me.

 

“La vera forza della nostra nazione non scaturisce dalla potenza delle nostre armi o dalla misura delle nostre ricchezze, ma dal richiamo intramontabile dei nostri ideali: democrazia, libertà, opportunità e una speranza indomita”: parole di Obama la notte della vittoria a Chicago.

 

Sul mare viola

il fiore dell’alba

Ostuni

 

4 novembre. Sogno. Tre coccodrilli giallastri in strada, verticalmente al marciapiede, dove il certosino passa.

Lo puntano minacciosi ma inoffensivi, a differenza del terzo, formidabile e aggrediente. Di fronte a lui il profeta è come paralizzato dal terrore.

Nell’intimità eucaristica Gesù gli rivela che sono demoni. I suoi demoni peculiari: sete di normalità, vivida sensualità, orgoglio. I primi due demoni sono domati, il terzo è prossimo a scatenarsi con l’attenzione mondiale che sta per rovesciarsi sul profeta.

 

Domenica 9 novembre. Sogno. Piazza. Alcuni uomini fanno esplodere sferule verdi, che sprigionano un vento micidiale, che costringe i presenti a curvarsi sulle proprie spalle. Quel vento maligno non li investe davanti, soffia di dietro e opera di dietro. In modo innaturale.

Quegli uomini sono i demoni che agiscono nella storia (piazza).

 

In margine a questa visione il profeta annota:

la Bibbia è futuro

la fede è fede nella Promessa

la Promessa è la risurrezione nella nuova creazione

l’Amore spera

la natura geme d’impazienza

la Storia è prua verso il Sole

 

Nota ulteriore. La violenza innaturale del vento è la stessa potenza innaturale di Satana in mezzo a noi, svuotati di ogni vera speranza, sollecitati a idolatrare speranze e valori del passato (sferule verdi; sferule esplosive perché le forme della speranza di ieri, implantate nell’oggi, uccidono la storia e lo Spirito).

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