martedì 12 gennaio 2010

Sabato 2 gennaio 2010. La profondità del Male nella chiesa (crimini sessuali e finanziari) scuote il certosino. I demoni lo canzonano

 

Ingenuo


 

Producono un rumore specialissimo. Umanamente insopportabile. Solo l’invocazione accorata del Nome di Gesù lo dissolve. Per ripicca lo deridono:

 

Femminuccia

Padre Coraggio

 


 

Domenica 3 gennaio. Notte. Nessuna immagine mentale poteva annullare la potenza sottile stridula caparbia di quel suono-rumore. Tanto meno reliquie, crocifissi, acqua benedetta. Fu decisiva l’invocazione trinitaria di Dio, non nel Suo ordine statico (Padre, Figlio, Spirito) ma dinamico (il Padre, per mezzo del Figlio, nello Spirito).

 


 

Il profeta ascoltava la Verità ed insieme udiva il Nulla. Dialettico e polare, servito dagli angeli corteggiato dai demoni. Immerso nelSole, coronato di tenebre vive.

 


 

Il certosino chiedeva a Dio la grazia di sentirsi amato nel bel mezzo degli Inferi, nell’assurdo assordante e fragoroso del Nulla. Sentirsi amato e amare, comunicando e irradiando amore da una Croce acustica.

 


 

Gli uomini preferiscono l’Io all’Essenza. Abbracciano se stessi annegando in se stessi. Se intuissero Dio come Felicità, ne intuirebbero l’immane Sua perdita.

 


 

Le chiese dovrebbero versare lacrime sulla sorte infernale degli uomini. Ma sono aride e cerebrali (colte), ondeggiando fra Dio e Satana, umiltà e potere.

 


 

L’intento dei demoni è l’ammattimento o il suicidio del profeta. Deve semplicemente declinare il contributo eccezionale alla Salvezza, ripiegando su quella normalità, che è amatissima da tutte le chiese.

 


 

Mercoledì 6 gennaio. Epifania 2010.

 

Dio è morto

Tartassato acusticamente tutta la notte sino alla soglia della sopportazione umana. Benedetto sei Tu, Signore, che mi fai sopravvivere a tanto scempio.

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