giovedì 5 marzo 2009

Roberta Salvadori. “…bimbi e adulti con facce infantili possono stimolare negli altri l’attività di un preciso centro emotivo del cervello, l’amigdala, che induce alla protezione…”.

 

Pascal Quignard. “La lettura è la passione della mia vita. Credo che mi sarei suicidato se fossi vissuto in una società senza scrittura. Senza che mi fosse data questa possibilità di appartarmi. Nella lettura si cessa di essere se stessi, di appartenere alla propria epoca, alla propria patria, di vivere in uno spazio e in un tempo definiti. E’ un’esperienza molto pericolosa e capisco assai bene che la gente non legga. La perdita di identità, l’oblio di sé generato dalla lettura ha a che fare tanto con l’estasi e insieme con la devastazione. Quando si penetra in un altro pensiero o in un altro mondo si ha paura di uscirne diversi. E a ragione. In effetti ci si espone a delle metamorfosi totali, a delle rivoluzioni, a delle implosioni psicologiche, a delle crisi religiose. Ci si trova confrontati all’utopia, alla solitudine, alla rivolta, all’aporia, al segreto, all’estraneità, all’ateismo, al dubbio, alla non società (perché la società non è un valore). E mentre le parlo mi rendo conto che sto facendo la lista dei valori messi al bando dalle maggioranze religiose o politiche”.

 

Mercoledì 4 marzo. Mattino. S’aggrappavano alle sue mani. Erano mani protese dal basso, supplicavano. Il certosino all’inizio esitò: siete spiriti infernali o purganti? Tracciò su di loro la croce invocando la Trinità. Seguitavano a supplicare. La loro presa era calda e affettuosa. I loro volti invisibili.

 

Il certosino capiva sempre più visceralmente che le stimmate erano a beneficio dei vivi e dei vivissimi (“morti”): per liberare i primi dal giogo del peccato e di Satana, per sollevare nella Luce i secondi.

 

Ringraziava Dio dei doni così eletti, personalissimi e insieme pubblici grazie alla mediazione della scrittura.

 

Il certosino aveva sete della Gloria di Dio, di una Gloria che debordasse su ogni carne.

 

Gli angeli sono perfettamente a loro agio coi bambini. Sono pedofili nel senso nobile ed etimico del termine. La semplicità intellettiva e operativa è la loro genialità e la loro congenialità.

 

Dio è attingibile attraverso lo spettro di tutti i colori e di tutti i suoni. Nessun approccio unilaterale può vantarne l’esclusiva. Intelligenza interattiva e cuore vasto sono la chiave dell’incontro.

 

Israele deve dimostrare al mondo che la Shoahnon viene sfruttata per il mantenimento e l’accrescimento di fatto dello stato ebraico. Se vuole dimostrarlo, deve volere seriamente e non solo ufficialmente lo stato palestinese.

 

Il silenzio degli ebrei americani è stato più assordante di quello di Pio XII.

 

Lo stato d’Israele sarebbe dovuto fiorire altrove. Ma ormai le cose sono irreversibili.

 

Il negazionismo storico della Shoah dev’essere affrontato culturalmente e non sanzionatoriamente. Un anti-negazionismo dogmatico sacrale mitico espone gli ebrei alla taccia di ladri della storia, dei valori, del dolore, della terra.

 

Estasi visioni rivelazioni nutrono la preghiera notturna di Gesù.

 

La chiesa cattolica deve assolutamente insegnare agli uomini l’incontro personalissimo con Dio. Mosè salì sul Sinai solo, senza anziani, senza popolo. E’ lui stesso il roveto ardente.

 

Il vero popolo eletto è il popolo umano.

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