lunedì 20 aprile 2009

Henry Miller: “…I maschi possono essere di mezza età, pelati, grassi, amorfi, strabici, scoliotici, biliosi, incimurriti, asmatici, artritici – ma le donne devono essere giovani! Devono essere giovani e fresche e sode e fatte per durare, come i nuovi palazzi, i nuovi ascensori, le nuove automobili, i coltelli e le forchette in acciaio inox che non si rovinano mai…” (lettera-racconto del 1935).

 

La nostra intelligenza è diventata maliziosa. Per questo non sente il Regno, per questo non palpa lo Spirito.

 

Nei confronti dello Spirito e degli spiriti l’intelligenza dev’essere candida, di quel candore che è frutto del candore del cuore. A costo di cilizio interiore.

 

Molti uomini, apparentemente vitali brillanti carismatici, sono letteralmente smangiati e divorati dal demone del sesso, notte e giorno. Una curiosità galeotta può scatenare in una vita l’inferno.

 

Il Signore lo adattava sempre più a uno stato stigmatico crescente.

 

Superò la malinconia e offrì all’Amatissimo le sue passeggiate primaverili d’un tempo, toniche e vivificanti. Contemplò Gesù inchiodato sulla croce, immobile della immobilità della Verità, vivace della vita dell’Amore.

 

Gli diveniva sempre più manifesto che Gesù lo voleva Sua icona mondiale in qualità di profeta crocifisso. A Sua immagine e somiglianza nella missione e nell’esito cruciforme.

 

Sentiva gli angeli rubricati non in gerarchie medievali ma in fraternità evangeliche.

 

La canonizzazione non deve essere comprovata dall’ambiguità evangelica del miracolo ma dalle qualità sodamente evangeliche del candidato.

 

Il Diritto Canonico sa più di Diritto romano che di Vangelo. La chiesa cattolica deve annegare il suo giuridicismo e il suo ellenismo nel Giordano, il fiume della Pentecoste personale di Gesù.

 

Certi sogni sono come le parabole evangeliche. Vanno considerati nei loro elementi più significativi senza sperdersi nella selva delle inezie.

Mi riferisco ai sogni speciali prodotti dall’Inconscio. In specie ai sogni inviati dal Cielo e dai Celesti.

 

Solo un corpo debilitato e infermo può sopportare la violenza interna di stimmate, che non siano puramente geroglifiche. Vedi s.Francesco, vedi s.Pio, vedi il certosino.

 

L’esistenza e la qualità immateriale del mondo angelico sono per il credente un enorme antidoto personale all’erotismo dilagante.

 

Erik Borgman: “…Il cristianesimo è un Nuovo Testamento sempre nuovo: non renderà mai obsoleto alcun Antico Testamento riducendolo a mera eredità del passato, ma rileggerà sempre il passato alla luce di quel futuro, che viene anticipato dalle rivelazioni della presenza di Dio nel presente”.

 

Un chiodo incontra meno resistenza in un muro friabile. Così le stimmate in un corpo debile.

 

Un ebbro capace di pensare: questi è l’uomo dello Spirito.

 

Il Gesù, che emerge dal Giordano, nel chiarore terribile della Colomba, è un uomo semplice e semplificato, radicale, determinato al Regno; è un uomo sensatissimo sublime assurdo. E’ l’Amore.

 

Il credente autentico crede in Lui perché sedotto e travolto da Lui. I Suoi miracoli sono le Sue feci.

 

Il canonizzato autentico deve avere la stessa personalità del Cristo: mente cuore stile libertà mentale apertura mentale la genialità dell’amore e delle opere.

 

Cristo è il genio di Dio.

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