martedì 5 maggio 2009

Lunedì 4 maggio. Con l’auto verso Bari. Ore 20,30-20,35. Nel cavo di entrambe le orecchia, non nell’abitacolo, voci di giovani. A Bari il certosino ha la conferma dell’iniziativa angelica: per la Bari-Empoli tifoserie alle stelle.

 

Chi immaginerebbe, sotto la luna di maggio, su una strada deserta di campagna, fra due rive di verde, cammini in modo sgangherato per il dolore uno stimmatizzato?

 

Le giovani voci angeliche del 4 maggio s’intrecciavano felicemente col rumore del motore. Il certosino era ammirato di quella sintesi tecno-spirituale. Sintesi di cui necessita l’uomo di oggi. Sintesi di cui vive invece l’Angelo.

 

Gli angeli, pur essendo immateriali, amano la materia. Perché amano l’alterità. Come se noi occidentali amassimo la massa dei diseredati, che preme le nostre frontiere.

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