mercoledì 9 settembre 2009

Mercoledì 9 maggio 2001

 

Inizio del ritiro di 8 giorni. Capitolo di Monopoli. Giornata ventosa e luminosa. Prima luna calante.

 

Abbà,

in questo ritiro

possa io incontrarTi.

Mi accosto a Te

con tutta la mia fragilità.

Credendo con tutto me stesso

nelle Tue promesse

sapendo che stai per darmi

il calice del dolore e della Gloria,

quella Gloria che adoro con tutto me stesso.

Dammi la Tua Energia,

il Tuo Spirito personale.

Nulla mi distragga da Te

né la storia né la cronaca

né l’affetto né il successo

né il dolore né la stanchezza.

Ti chiedo solo Gesù,

quel Gesù che è Spirito e Verità.

Sia l’incarnazione del Suo Vangelo

divenendo una sola cosa con Te,

come Tu sei una sola cosa con Gesù.

Liberami dalla depressione e dalle depressioni dell’anziano

sia giovane come Te,

mentalmente agile come i Tuoi angeli.

Rinfrescami col miele della Tua roccia.

Inondami dei Tuoi doni per i miei fratelli

le mie sorelle, i Tuoi figli e le Tue figlie.

Che io abbia per Te l’affetto più smisurato

sino all’intimità più sconcertante

pur nella consapevolezza dell’abisso essenziale.

Ch’io proclami al mondo che sei Spirito

e ami essere adorato in Spirito e Verità.

Fa’ di me il Tuo adoratore perfetto

bruciato dal Tuo ardore nuziale

travolto dal Tuo amplesso.

Veda ogni cosa coi Tuoi occhi.

Sia contemplazione

e intercessione fatta persona.

Interceda persino per il nulla

perché fiorisca in essere e vita.

E intercedendo e contemplando

sia lucido e intelligente

acuto e penetrante.

Sia i Tuoi occhi

il Tuo giudizio

la Tua giustizia

la Tua salvezza.

Ami vedendo

veda amando, per esserTi.

Amen

 

Non basta fare la Volontà di Dio ma è necessario che Dio occupi non solo la volontà ma anche l’intelligenza, l’immaginario, la sensibilità. Sino all’estasi più bruciante e as-solata (defilata). Eco delle estasi notturne del Galileo.

 

L’occupazione totale di Dio si estende al corpo umano, anticipando la gloria dei templi fisici dello Spirito, nella plaga del cuore escatologico di Dio. Partecipi della risurrezione cosmica, frutto dell’esplosione della gloria del Risorto, big bang della Vita.

 

Morto il suo confratello, di cui aveva intuito oniricamente la fine, prima della propria. Intercesse per lui, nonostante il suo odio e la sua invidia, di cui non si capacitava.

 

Ormai il certosino era il terminale pressoché quotidiano della salmodia angelica, quasi sempre mariana. Quale conforto in mezzo alle asprezze inimmaginabili della sua vita. “Ti consolerà solo Dio”: gli predisse con imperio M.Q., l’assolo di Dio.

 

La sua pace era “fare” la volontà di Dio, espressagli interiormente e storicamente, intrinsecamente ed estrinsecamente.

 

Cristo vince attraverso le vittorie di Satana. E’ la maxi-legge della storia dei fatti e degli spiriti (persone).

 

Non c’è antinomia di principio fra la Lettera e lo Spirito, fra la Lettera informata dallo Spirito e lo Spirito informante la Lettera. Come non c’è contraddizione fra Scrittura e Tradizione. La prima è l’esito della Tradizione, la seconda precede accompagna e compie la Scrittura, a sua volta fonte di Tradizione. La Tradizione produce la Scrittura ed è prodotta dalla Scrittura.

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