lunedì 12 ottobre 2009

Mercoledì 7 ottobre. B.V. Maria del Rosario. Ore 8,40. Gli Angeli, quasi bambini-bambine, in tono divertito, per 3 volte cantilenano:

 

Lallà, lallà, lallà

Cade Berlusconi

Cade Berlusconi

Cade Berlusconiii

 

Sono euforici per il flop del Berlusca. Poco dopo inneggiano a Maria. Āve āve āve Mariā.

A sera la tv notizia la bocciatura del Lodo Alfano.

 

Venerdì 9 ottobre. Ore 4,35. Inno angelico di superba bellezza.

 

Salatiel

Salatiel

Sala

Sala

Salatiel

 

Segue più volte l’invito cantato: “Preghiera”. E l’inno: “Santo”.

Ore 8,40. Su di lui, nel buio, uno spesso quadrato di stoffa luminoso, vivo motile pulsatile. Rigurgita di Angeli. Forme gioiose e capriolanti. In seconda battuta il minischermo di stoffa è occupato da un Angelo bellissimo. Carni di giglio, capelli di luna, nobilissimo e cordiale. Saluta il certosino agitando la destra. Felice.

E su tutta Monopoli a distesa, misticamente, le campane. Il certosino è così angelicamente informato del successo monopolitano della diffusione del Comunicato sulla caduta di Berlusconi.

 

Il frutto precipuo della presenza degli Angeli nella sua vita è la Lode delle labbra e del cuore. Come se le Lodi angeliche, auricolari ed esterne, fossero divenute carne del cuore.

 

Gli Angeli lo educano alla musica astrale dell’infanzia, alle sue percezioni e capacità metafisiche. Lo dispongono ai voli mistici e reali della Bilocazione, donandogli l’”ingenuità” dei Celesti.

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