Mercoledì 7 ottobre. B.V. Maria del Rosario. Ore 8,40. Gli Angeli, quasi bambini-bambine, in tono divertito, per 3 volte cantilenano:
Lallà, lallà, lallà
Cade Berlusconi
Cade Berlusconi
Cade Berlusconiii
Sono euforici per il flop del Berlusca. Poco dopo inneggiano a Maria. Āve āve āve Mariā.
A sera la tv notizia la bocciatura del Lodo Alfano.
Venerdì 9 ottobre. Ore 4,35. Inno angelico di superba bellezza.
Salatiel
Salatiel
Sala
Sala
Salatiel
Segue più volte l’invito cantato: “Preghiera”. E l’inno: “Santo”.
Ore 8,40. Su di lui, nel buio, uno spesso quadrato di stoffa luminoso, vivo motile pulsatile. Rigurgita di Angeli. Forme gioiose e capriolanti. In seconda battuta il minischermo di stoffa è occupato da un Angelo bellissimo. Carni di giglio, capelli di luna, nobilissimo e cordiale. Saluta il certosino agitando la destra. Felice.
E su tutta Monopoli a distesa, misticamente, le campane. Il certosino è così angelicamente informato del successo monopolitano della diffusione del Comunicato sulla caduta di Berlusconi.
Il frutto precipuo della presenza degli Angeli nella sua vita è la Lode delle labbra e del cuore. Come se le Lodi angeliche, auricolari ed esterne, fossero divenute carne del cuore.
Gli Angeli lo educano alla musica astrale dell’infanzia, alle sue percezioni e capacità metafisiche. Lo dispongono ai voli mistici e reali della Bilocazione, donandogli l’”ingenuità” dei Celesti.
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