martedì 15 dicembre 2009

’O sole mio

Morte

14 dicembre. Lunedì mattina. I demoni cantano O sole mio, plumbeo, tetro, funebre. Ieri, domenica 13 dicembre, in piazza Duomo Berlusconi è stato aggredito. E’ la fine del Re Sole.

 

Non è proprio possibile

 

esclamano i demoni basiti di fronte alla ecologia cerebrale del certosino. Tutta la notte si sono scatenati nella sarabanda sonora più indiavolata.

 


 

Dell’Utri, intelligenza canagliesca.

 


 

Il certosino non trae assolutamente piacere dalla sarabanda notturna interna al suo orecchio destro. Ne è terribilmentescocciato. Ogni notte, prima di coricarsi, supplica Dio perché sopporti senza esplodere. Nei brevissimi intervalli di sonno si sentesbranato.

 


I demoni sono indiavolati col certosino perché presentono la deflagrazione della Grazia nella vita del certosino e degli uomini.

 


 

Plebaglia

viene definita la cerchia sempre più vasta dei simpatizzanti del profeta, soprattutto i più  umili.

 


 

I demoni, privi di fede e di amore, sono cerebralissimi. Non hanno senso poetico. Non conoscono il sangue del cuore. Come i veri poeti. In primis Dio.

 


Parola di Gesù

15 dicembre

Ti prenderò prima che la Storia ti saccheggi

Non permetterò il tuo scempio

 


Vale la pena vivere per Dio, nonostante prove e tentazioni, dirupi e grandine, strapiombi e sfinimenti. Dio è per essenza il Gratificante,la Vita stessa.

 


 

Fu tentato di disperazione (cosa più grave dell’orgoglio) ma

 

il profeta deve credere nel Profeta che è in lui

 


 

Saprofita

 

a detta dei demoni il profeta che scandaglia l’Inferno e “si ciba” delle sue tenebre.

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