martedì 29 dicembre 2009

Domenica 27 dicembre. Sacra Famiglia. Ore 3. Fonema misterioso e tetro.

 


 

Demoni e dannati sono realtà spirituali. Ed è questo l’assurdo: lo spirito è capace di abbrutimento inimmaginabile. Il suono è capace di snaturarsi in rumore, l’ala in lama, la luce in merda. L’anima del certosino risale dall’inferno nauseata sino al voltastomaco. Meglio:stomacata da tanta volgarità e stupidità spirituali. Non si tratta di volgarità verbale ma reale, di stupidità mentale ma sostanziale. Sì. E’ questo il punto: volgarità e stupidità spirituali.

 


 

Di fronte all’Inferno Dio rimane libero  di rispettare il diritto dell’Inferno a restare Inferno. Nella Sua misericordia è capace di contravvenire al Diritto infernale. Trasformare il deserto in eden, la morte in vita è proprio del Dio biblico. Sì. La Misericordia di Dio èparadossale. Meravigliosamente trasgressiva, anzi violenta. La stessa che abbaglia e disarciona Paolo di Tarso. La stessa che rapisce Elia.

 


 

Nella parola di Gesù sull’Inferno è presente il non detto e dicibile. Lo Spirito, dopo di Me, vi dirà tutta la verità.

 


 

Sempre domenica 27 dicembre. I demoni al certosino:

 

insegna agli uomini

che l’Inferno esiste

che esiste l’Amore

perché l’Inferno è Amore.

 


 

Simulano e ridicolizzano l’amore appassionato del certosino per Dio:

 

Mio Dio

Mio Dio

T’amo

MiDi, MiDi, MiDi ……


 

Apostrofano il profeta:

 

Sacerdote

Samuele

Individuo

 

“Individuo” cioè in-diviso. Unificato dalla fede e dall’amore.

 


 

Lunedì 28 dicembre. Santi Innocenti. Ore 2,15. Nel buio, accanto al cuscino, luminescenti statuine di S.Michele e di Gesù Bambino. Ore 3,10. Miagolio rabbioso sul muso. Scampanio a prova di timpani.

 


 

Coi demoni nessun dialogo

S. Pio li “strigliava”

La loro aggressività e le loro blandizie vanno trattate

allo stesso modo,

disprezzate e derise

 


 

Sono stupidissimi

Nella loro stupidità intelligentissimi

Le loro manifestazioni sono baracconesche

L’unica arma letale contro di loro

sono

la Fede in Cristo e l’amore soprattutto per i nemici

 


 

Il certosino, prima di coricarsi, pregava per affrontarli sereno e fiducioso. Non poteva permettersi il lusso di coricarsi fibrillato e irritato dalle evenienze negative della vita. Per resistere alle loro fantasmagorie sonore si concentrava su di una immagine mentale. Si visualizzava coricato sul prato dell’Eden sotto lo sguardo sereno e caldo di Dio.

 


 

Lo sosteneva la potenza tranquilla e pervasiva del Risorto. I demoni diventavano entità inoffensive. Ma guai a prescindere dall’Asse Cristico. Sarebbe stato ridotto a poltiglia psichiatrica.

 


 

L’effetto di queste vessazioni in Cristo era altamente spirituale. Il certosino viveva i suoi giorni nel Centro, giocando fra gli uomini inperiferia, col senso della superficie e delle superfici. Il radicalismo profondo traluceva soltanto nei gesti e in qualche motto di spirito.

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