martedì 6 aprile 2010

Giovedì Santo 2010. Apparizione di s.Michele al profeta. La sua figura angelica (ali, tunica) era più intuibile che visibile. L’Arcangelo era molto più essenza che figura. Sprigionava un’enorme terrificante energia positiva. L’evento è collegato significativa-mente al Giovedì Santo, alla lavanda dei piedi, all’eucaristia come diaconia, eloquente-mente espressa dalla statura bassa dell’Arcangelo. Il messaggio dell’Umilissimo è semplificabile in questi termini:

 

Preparati alla battaglia decisiva

Dio ormai rompe gli indugi

La Mia energia è con te

 


 

Sabato Santo 2010. Zia Gina, seconda moglie di suo padre vedovo, defunta, in sogno gli annuncia tempo rigido per i giorni seguenti.Previsione meteo confermata.

 


Suo nonno Girolamo Petrosillo. Onestissimo. Accolse e crebbe con grande affetto una trovatella, zia Rosina. Ospitò la giovanissima sposa di suo figlio Michelino, Gilda, difendendola dall’invidia di due figlie viperine. La madre del profeta, Giuseppina, fu l’unica a perorarne la causa: “E’ giovane. Va incoraggiata e amata”. Al bambino profeta piaceva molto. Correva poi spesso da zia Rosinaper gustarne la semplicissima cucina e berne le fiabe straordinarie.Costanza: altro mito infantile, altra affabulatrice. L’interno buio del suo alloggio, contiguo alla bottega di suo padre, sapeva di antri misteriosi e di abbacinanti tesori. Da quelle labbra, da quel viso grinzoso come da una montagna materna ruscellavano fiabe di bellezza esplosiva. Camminava lentissima e sapiente. Matriarca favolosa.

 


Padre Raniero Cantalamessa Stecca (secondo cognome):

gli attacchi al Papa ricordano l’antisemitismo

 

Fra’ Simplicio:

…Se avessi lontanamente immaginato

di innescare questa polemica…

 


La giustizia di Dio è il Suo Amore.

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