Ormai negli attuali dibattiti televisivi furoreggia un cattolicesimo settario e isterico, arrogante e mistificatorio, abile e parolaio, trasgressivo della misura e del buongusto.
Un conduttore-direttore (opusdeista?) ha sostenuto che solo con Cristo è cominciata la civiltà umana.
Un’altra conduttrice non ha voluto essere da meno: non l’Everest, ma l’Alzheimer di Wojtyla costituisce l’unica immagine di Dio a disposizione degli uomini d’oggi.
In un istante l’essere perfettissimo, di catechistica memoria, viene defenestrato per via d’una battuta sull’orlo della necrofilia.
L’ultima di Messori: per essere cattolici basta obbedire al papa regnante; non a qualsiasi papa, ma a quello di turno.
I raeliani, sempre in sede televisiva, sono stati liquidati in nome d’una Ragione, ridotta a proprietà privata della chiesa cattolica. Solo pensando cattolico si pensa: così suona, contro la scienza, l’intervento, sempre televisivo, d’un noto bioeticista.
A questo brodo primordiale preferisco (mi perdoni la pudibonda conduttrice) le “parolacce” del Benigni. Dirette e solari.
Il Cristo ha inviato i suoi seguaci “come agnelli in mezzo ai lupi”. Le sorti, invece, si sono ribaltate: molti agnelli sono diventati lupi, serpi e scorpioni. E molti laici, con nostro sommo sconcerto, agnelli.
Sac. Dr. Franco Ratti
Riportato da
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Il quotidiano “Il Nuovo Quotidiano di Puglia-Bari” del 16 gennaio 2003
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Il quotidiano “Libero” del 18 gennaio 2003
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Il quotidiano “Liberazione” del 19 gennaio 2003
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Il quotidiano “Corriere dell’Irpinia” del 19 gennaio 2003
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Il settimanale “ La Rinascita ” del 24 gennaio 2003
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Il settimanale “Avvenimenti” del 24 gennaio 2003
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Il quotidiano “Ottopagine” del 26 gennaio 2003
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