MONOPOLI, DOMENICA 20 MAGGIO 2007

Riceviamo condividiamo diffondiamo il seguente Documento

 

MOVIMENTO PER LA SOCIETÀ DI GIUSTIZIA E PER LA SPERANZA

Lecce

 

Al Presidente della CEI Arciv. Angelo Bagnasco

ai Cardinali Ennio Antonelli, Carlo Caffarra, Severino Poletto, Angelo Scola,  Dionigi Tettamanzi

ai Vescovi e fedeli della chiesa italiana

 

Il comportamento della gerarchia si aliena il consenso e la fede popolare

 

Papa Ratzinger lamenta il distacco da Dio nei popoli dell’Europa; e però tutti sanno che questo distacco è prodotto anche dalloscandalo della chiesa quando si distacca dalla legge dell’amoreche il Cristo ha annunziato all’umanità, dal rapporto fraterno che il Cristo ha annunziato; dalla stessa giustizia che sta al centro già del profetismo messianico, e alla base poi dell’amore.

 

Così le continue interferenze dell’episcopato nelle decisioni del parlamento e del governo sono sentite come ingiuste, come violatrici dello stesso testo del Concordato, per il quale chiesa e stato «sono, ciascuno nel proprio ordine, indipendenti e sovrani».; e hanno provocato richieste di denunzia del Concordato stesso, di rifiuto di quell’8 per mille che per la chiesa è prezioso.

Così la Nota che vincolava i parlamentari cattolici a non votare la legge sulle unioni di fatto, è stata percepita come suprema ingerenza e, specie nei giovani, ha suscitato una vera ribellione; che si è tradotta in scritte murali di vergogna, in minacce; cosa che non era mai accaduta in tanti anni, e che rivela la gravità della situazione in tal modo provocata.

Così la scomposta reazione dell’“Osservatore romano” che ha accusato di “terrorismo” un comico per certe sue esternazioni, è stata percepita come atto di grave arroganza e intolleranza; contrario – come il comico stesso ha notato – alla sublime legge della nonviolenza anche verbale; contraria al principio e diritto di critica.

Soprattutto di fronte ad una critica giusta, come quella di una chiesa che non aveva concesso i funerali al povero Welby, mentre li aveva concessi a Pinochet, ad un boia sanguinario che non aveva mai sconfessato i suoi crimini contro l’umanità; e che la chiesa avrebbe dovuto subito espellere. Qui la scomunica – tante volte abusata – avrebbe avuto un senso, una necessità.

 

Ciò che è avvenuto nelle ultime settimane è molto grave. Il Movimento pensa che l’episcopato italiano debba rivedere radicalmente il suo comportamento nei riguardi dello stato e del popolo italiano.

 

Lecce, il 14 maggio 2007

 

Per il Movimento, il responsabile

Prof. Arrigo Colombo

 

Arrigo Colombo, Centro interdipartimentale di ricerca sull’utopia, Università di Lecce

Via Monte S.Michele 49, 73100 Lecce, tel/fax 0832-314160

E-mail arribo@alice.it

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