LA BESTEMMIA ANTROPOLOGICA

Dal culto liturgico della croce alla “Redemptor hominis” di Giovanni Paolo II, all’apoteosi mediatica dello sfacelo fisico dello Stesso, corre e cresce la medesima bestemmia antropologica: la sofferenza è evento salvifico, quindi, implicitamente ma chiaramente, la sofferenza è un diritto.
Ne conseguono due assurdi: l’embrione, affetto da gravi malformazioni, deve nascere. Le coppie, genitorialmente frustrate, devono rimanere tali. Conclusione: la bioetica romana è patologica.

Sac. Dr. Franco Ratti

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