domenica 11 febbraio 2007

L’”autista” per anni ingannò un’intera città passando per genio, inducendo in tutti sensi di ammirazione e di inferiorità. Un autista può ingannare tutta la chiesa passando per intellettuale raffinatissimo?

 

Wojtyla era intellettualmente grossolano per avvedersi dell’eventuale (?) autisticità del Prefetto.

 

Lo spirito di preghiera (e di autofferta) lo invadeva e lo pervadeva.

La preghiera era la sua caratteristica più profonda ed evidente, più intima e chiara. Era    il suo volto, la sua definizione.

Lo studio, amato, si ritagliava in secondo e secondario luogo. Il certosino, infartuato, non aveva più l’energia di un tempo.

 

Dati i doni mistici, nella sfera razionale si sentiva come umiliato.

 

Nei tuoi limiti crescenti si va sviluppando il Regno.

 

Aveva un’indole intuitiva, non discorsiva.

 

Lo Spirito fluisce copiosamente non dal vaso, ma dai suoi cocci.

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