domenica 12 novembre 2006

L’umanità non va divisa tra credenti e non credenti, ma tra coloro che pensano e coloro che non pensano: magnifico e felice assevera Martini.


La fede non è potere, è non potere.


Tutto perdonò alla chiesa perché gli aveva insegnato la divinità del Cristo.


Dire “io” per lui equivaleva a bestemmiare. Ma la Verità invoca verità.


Quando il dito gli indica la luna, l’autista guarda il dito. Dicibile di ogni ecclesiocentrismo.

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