domenica 13 maggio 2007

Maria lo colmava di delicatezze femminili.

 

Vide in sogno due volte la morte di un noto vaticanista, suo concittadino. Solo alla luce del decesso capì che aveva ricevuto una visione, meglio, una confidenza divina.

 

La lode di Dio fuga i demoni dell’impurità.

 

In tema di purezza non è solo importante l’autocontrollo ma anche il bagno realistico delle proprie sensazioni, sapendo che l’”oggetto” sessuale è inventato dal proprio inconscio e dai propri geni. Il ridimensionamento favorisce l’autocontrollo.

“Il Diletto pascola fra i gigli.”.

 

Essere e far essere: ecco la vocazione dell’uomoimago Dei.

Distruggersi e distruggere: ecco la vocazione dell’uomo imago Diaboli.

 

Essismo (dal latino esse, in italiano essere) e nonnichilismo: qui il fondamento della civiltà umana. Fondamento da custodire e da riprendere insonnemente.

 

La violenza somiglia al nulla. E’ distruzione, annichilimento in potenza.

 

Essere significa né distruggersi né distruggere.

 

L’eventuale eternità dell’inferno implica, nonostante tutto, qualcosa di magnifico: Dio non distrugge.

 

Il mal-essere è vicino al Nulla. Contro ogni idolatria del Negativo e della Croce.

 

L’adorazione della Croce, in sé, non è folle ma “scema”.

 

Meglio il peccato che il nulla. Meglio l’eternità dell’inferno che l’apocalissi dell’annichilimento.

 

Siamo chiamati a essere in tutti i sensi, a lottare e a respingere il nulla in tutti i sensi. Il nulla in tutta la sua ricchezza, politica, sociale, morale, spirituale, cosmica.

I tre significati dell’essere:

a) Essere come opposizione contraddittoria al non essere.

b) Essere come sostantivo: ciò che è.

c) Essere come verbo: atto di essere.

 

Il Nulla è più che Satana. Qui la radice strutturale dell’ottimismo cristiano.

 

Il peccato originale arretra di fronte alla grazia originale. L’uomo peccatore sin dagli inizi si defila di fronte all’uomo amato, graziato, assolto, salvato sin dagli inizi.

 

L’essere, non il diritto naturale.

La realtà, non l’artificio.

Lo spirito, non l’ideologia.

 

Alberi, verdeggiate per il Signore.

 

Fatima: il nome della figlia prediletta del Profeta. Il Profeta fu statista e politico. Maria a Fatima sconfina audacemente in politica, profetizzando la perestroika di Mikhail Gorbaciov. Che battezza terminologicamente come “conversione”.

 

Non la natura cosmica, ma la natura razionale. Non il cosmo, ma la ragione. Non i diritti naturali, ma quelli razionali. Ecco il bacino reale e vero della filosofia etica.

 

La ragione “ad ampio spettro” di Ratzinger è solo una trappola ideologica. E’ l’inganno supremo del magistero di Benedetto XVI, che scambia fede eratio integrale. Gli uomini non devono più credere, ma ragionare “ampiamente”. La ratio cattolica è laratio tout court.

 

La chiesa è una società plastica verso il Pontefice di volta in volta regnante. Ne assume personalità e strategie, salvo le sorprese interstiziali dello Spirito. Un papa eventualmente evangelico viene seguito non perché evangelico ma perché papa.

 

In ogni deserto, in tutti i deserti lampeggiano le impronte lunari del Messia.

 

Lo avete visto? Gli universi corrono dietro i Suoi piedi stellanti.

Ho sete della Sua sete. Sono la Sua sete.

 

L’essere è analogico, cioè modale.

 

L’essere, essendo, è i suoi modi.

 

Stabilito l’essere come non nulla e come analogico, l’essere rimane oscurissimo. Eterno, temporale? Solo una rivelazione divina può rivelarcelo almeno implicitamente e indirettamente.

 

Gesù non è mai stato san Giovanni della Croce. Non ha mai conosciuto “la notte oscura”. “Vedeva” il Padre. Lo vedeva col Suo essere, col Suo intelligere, volere e sentire. Condizione antropologica unica.

La Teologia della Liberazione è stata calunniata, fraintesa o almeno incompresa come teologia marxista?

La  teologia occidentale del benessere può comprendere la teologia sudamericana del malessere?

 

“Essere eterno” non è immediatamente contraddittorio. La tesi della contingenza dell’essere ha la stessa dignità teoretica della tesi dell’eternità dell’essere.

L’evidenza immediata dell’essere non è l’evidenza né dell’eternità né della contingenza dell’essere.

 

La nostra intelligenza e il nostro cuore anelano alla rivelazione divina.

 

Il nichilismo non ci appartiene. Essismo: il nostro destino.

 

Infiniti angeli (non angeli infiniti). Infiniti temperamenti.

 

Michael, l’angelo della lotta suprema, stava diventando il suo angelo intrinseco.

 

La fede autentica odia il fondamentalismo becero. La vera fede è fondamentalista nel senso più bello. E’ il piacere, il gusto, l’incanto del fondamento.

 

Fede penetrante, gustante, afferrante, soprattutto svelante. Quale dono questo tipo di fede.

 

Via via che il corpo diventa maceria, lo spirito splende.

 

Poter sforare la coltre delle cose col laser della fede, una fede che già su questa terra intravede e vede. Una visione credente, una fede veggente.

 

Maria nella Sua persona fonde più condizioni di vita: fidanzata, sposa, moglie, vergine, madre dell’Unico, madre prolifica, vedova, discepola, educatrice di discepoli. Maria è un molteplice, è il molteplice femminile. Nessuna dimensione femminile ed ecclesiale è in Lei sacrificata, grazie alla chiesa “spirituale” delle origini.

 

Le donne sono attivamente presenti al sacrificio eucaristico dell’Ultima Cena, al sacrificio cruento del Golgota, all’unico Sacrificio.

 

L’Eucaristia è legata alla casa, quindi al ministero, alla diaconia della donna.

 

La Gloria futura è la risposta di Dio alla teodicea.

 

Negli ultimi tempi, questi, Maria è e sarà in modo preminente la messaggera del Cristo.

 

La fatimica “devozione al Cuore Immacolato” è la spiritualità che Dio offre agli uomini del nostro tempo, ma va rettamente intesa: proiettati al Padre attraverso Cristo nello Spirito e in Maria, Sua discepola e sposa, immagine vera della chiesa.

 

La salvezza è soprattutto al futuro. La salvezza è insieme evento globale.

 

Ogni lacrima sarà asciugata, anche infraumana.

 

Sincrona all’apostasia, fiammeggerà la fede.

 

La Pentecoste degli ultimi tempi sarà più clamorosa, incendiaria e travolgente della prima Pentecoste. Arderà lo Spirito e l’Amore come non mai.

 

“Rapiti” da Gesù? E’ solo una misera immagine rispetto alla grandiosità attimica dell’Evento.

 

L’Apocalisse cosmica sarà esplosiva, coinvolgerà tutti: giusti e ingiusti. Ma i giusti, anche atei, saranno strappati al suo esito estremo.

 

Fuoco e ghiaccio, amore ed egoismo quasi allo stato puro saranno il volto-antivolto degli ultimi tempi già in corso.

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