domenica 2 aprile 2006

Fu preservato dall’ateismo grazie alla mistica, alla metafisica classica e alla grande teologia.


Era stato uno dei suoi dubbi più atroci: il Figlio di Dio avrebbe potuto ingannarsi sull’imminenza del Regno?
Il Figlio di Dio pertanto era realmente il Figlio di Dio in senso pieno e unico?


La fede nell’Unico non dipende da questa risposta. L’esegesi di oggi sarà l’esegesi di domani?


L’Analogia è gioco chiaroscurale di somiglianze e dissomiglianze, di verità e di verosomiglianza, di tesi e di antitesi, di maschere e di volti.
La vera Analogia è gremita di pipistrelli e di gabbiani. Non è mai netta, svela e occulta insieme. L’Analogia è la stessa verità mai totalmente nuda, sempre velata.


Non mi riconosco nel semplicismo solare e divino di Parmenide e di Severino.


Signore, la gloria della Tua trasfigurazione non mi soddisfi, ma divenga energia per rimanere con Te sulla croce.


L’essere non è l’essere della logica: il mio affettuoso rimprovero al grande Severino.


L’Analogia è l’indefinizione delle cose. Misticismo intellettuale. Visione crepuscolare.

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