domenica 22 gennaio 2006

Tutto è Dono: siamo mendicanti. Ma anche l’essere mendicanti è Dono. Soprattutto.


Intorno al braciere “la donna del rosario dei morti” biascicava avemmarie. Il bimbo treenne si rizzò sulla sua personcina e scandì: solo Cristo è il Salvatore.
La madre lo guardò stranita: gli aveva insegnato solo la devozione a S.Antonio.


Nella stanza buia del Novizio lampeggiò a grandi lettere la scritta: “Ti associo alla Mia Passione e alla Passione degli Angeli”.


Il bimbo di otto anni guardò sua madre nella bara.
Irriconoscibile, mostrificata dal dolore. Un attimo devastante. Ma una Voce gli sussurrò: “Sarò per te più che una madre”. La Voce lo inondò di gioia per mesi, salvandolo.


Il Novizio entrò nella cappellina di Maria. La mirò. Per un attimo, un attimo immenso, divenne “fisicamente” partecipe della misericordia di Maria.


Il Novizio doveva rientrare alle 20,30 presso la famiglia ospitante. In concreto, un’ora di tram. La mistica sorrise al Novizio: “E’ bello parlare di Dio. Rimani ancora”. Si trattennero sino alle 20,15. Il Novizio uscì. Un vento misterioso lo avvolse. Volava. Si ritrovò dai suoi amici alle 20,30 in punto.


E il piccolo sognò di cadere in un abisso. Ma non cadeva, volteggiava e scendeva, lentamente e profondamente.
All’improvviso un enorme pipistrello tentò di avvolgerlo per impedirgli l’immersione nell’Abisso. La vita del certosino, oggi, è lotta permanente contro Satana, contro i suoi tentativi di impedirgli di “cadere” in Dio.

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