domenica 6 maggio 2007

Ratzinger ossia la mistica al servizio del potere.

 

E’ l’uomo intero che coglie l’intero non la ragione. Osservazione a Ratzinger.

 

Una ragione integrale, che ci porti a Dio, è solo un astratto, degno di Ratzinger.

 

L’uomo arriva a Dio così com’è, purché desideri incontrarLo.  Solo l’uomo reale incontra il Dio reale.

 

L’essere è. Affermazione originaria. In che modo è? Interrogazione co-originaria. Risposta co-originaria: è modalmente.

 

L’identità dell’essere importa quanto la sua analogia.

 

L’analogia raggiunge persino Dio, che diventa così Dio Trinitario.

 

La divinità di Gesù è oggetto d’intuizione, non di ragione.

 

Il singolo spirito umano è superiore a tutta la natura e a tutta la storia.

 

Lo spirito è frutto sinergico di evoluzione e di creazione. Deus creator atque evolutor.

 

La ragione armoniosa di cui parla Ratzinger è frutto di fede, non sorgente di fede.

 

Cos’è lo spirito se non amore, altruismo, benevolenza ossia volontà di Bene universale?

 

Lo spirito è questa energia etica, ma soprattutto questa energia.

 

Darwin, Marx, Severino. La natura, la storia, l’essere. Verità senza Verità.

 

La verità è complessa cioè diadica: materia-spirito; storia-eternità; contingenza-assoluto; movimento-quiete (o essere).

 

In definitiva, ultimamente la verità è semplicissima: Dio, il Dio fontale della diade, della materia e dello spirito, il Dio di tutto l’essere.

 

Dopo il termine “Dio” quello più prezioso per l’uomo è “spirito”. Questo bagaglio terminologico non va dissipato. Saremmo degli idioti.

Questi nomi sono sporgenze, questi nomi sono gli occhi degli uomini.

 

Da ragazzo era orientato istintivamente e candidamente, senza alcuna direzione spirituale previa, alla Trinità e a Maria.

 

La sua prima predica di diacono, al seminario di Rivoli, verté sul  rapporto fra Maria e lo Spirito santo, tema allora infrequentissimo ma sentito da lui a pelle.

 

Materialismo e spiritualismo, isolati dalla loro reciproca intrinseca, peccano semplicemente di semplicismo.

 

L’essere non dice immediatamente eternità. Dice solo opposizione contraddittoria al nulla.

 

In quanto tale, l’essere è suscettibile di due versioni: eterno, contingente. L’essere contingente esige due sottoversioni: contingente assoluto (contraddittorio), realmente contingente, quindi creato.

In conclusione l’ontologia eternista di Severino non s’impone.

 

E’ vicina allo spirito più l’intelligenza che la ragione.

 

Attraverso l’intelligenza e i nostri istinti superiori diventiamo fratelli e sorelle degli angeli.

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