domenica 6 novembre 2005

Ho contemplato Dio nel ciuffo piumeggiante della coda d’un cagnolino di campagna.
Nella lunga stretta di dita fra una giovane coppia, sulla battigia della marina splendente di Torre Canne.


La morte è un’illusione: il genio di Sheakespeare ha penetrato le cose, anzi la cosa.
Ai suoi occhi, pieni di verità, siamo della stessa stoffa dei sogni. Ai miei, tutta la realtà è la stessa stoffa del sogno, dalla stella all’elicobacter. La levità dell’Angelo, la levità di Dio.


Dimostrare l’esistenza di Dio? Dio dimostra la nostra esistenza.


E’ spirituale solo chi crede amando e ama credendo. Soprattutto chi è Amore perché fa la volontà dell’Amato.

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