domenica 7 maggio 2006

L’eventuale festa liturgica del Divino Concepimento di Cristo sarebbe molto più significativa della festa liturgica del Natale. In questo senso la mariologia (Immacolata Concezione) feconderebbe la cristologia. Il Natale ha incrementato la fenomenologia teologica, il Divino Concepimento di Cristo incrementerebbe quella ontologia teologica, di cui ha bisogno la nostra cultura ipervisiva per guarire e purificarsi.


“Natus est”: eccesso fenomenologico.
“Conceptus est”: calibratura ontologica.


La personalità umana dell’embrione consegue logicamente all’Immacolata Concezione di Maria. La chiesa non può sposare una teoria scientifica, deve riflettere sui suoi dogmi ed esplicitare le loro conseguenze anche speculative. Certo si batte la via dogmatica, ma non dogmaticamente, solo speculativamente. Speculativamente significa specchialmente, ossia specchiandosi amorosamente e intellettualmente nelle profondità del dogma.


Essere buoni significa volere il Bene e lottare per il Bene.

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