ENCICLOPEDIA DELLE RELIGIONI IN ITALIA

Il MO.CO.VA. come movimento cattolico di dissenso propositivo compare nella nuova opera della casa editrice cattolica ELLEDICI, curata dal prof. Massimo Introvigne (direttore del CESNUR), dal titolo “Enciclopedia delle Religioni in Italia” (maggio 2001; pp. 93-94).

Il MO.CO.VA. (Movimento Concilio Vaticano II) nasce nel 1986, per opera di don Franco Ratti, nato a Monopoli (Bari) nel 1940. Figlio spirituale di Padre Pio (che conosce personalmente), nel 1963 viene ordinato al sacerdozio cattolico; allievo di Emanuele Severino e di Italo Mancini, presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, nel ’73 vi consegue la laurea in Storia e Filosofia con una tesi di filosofia della Religione. In seguito a un’esperienza interiore occorsagli nel 1976 (mentre si trova in preghiera, di fronte al tabernacolo, nella chiesa di S.Francesco -a Monopoli- Cristo gli dice con potenza interiore: “Ti consacro profeta e antagonista di Satana”) don Ratti si autoriduce allo stato laicale per assolvere la sua vocazione singolare, consapevole di essere stato “consacrato direttamente e personalmente Profeta dal Signore Gesù per la Riforma della Chiesa”.

Definitosi “polo ecclesiale di tutti i cattolici progressisti e riformisti”, soprattutto italiani e in modo particolare del Sud, il Movimento Concilio Vaticano II collabora col movimento austro-tedesco WIR SIND KIRCHE (autore di una raccolta di firme su temi cattolici progressisti, cui hanno aderito otto milioni di persone) mentre divulga nel mondo il messaggio profetico di don Franco Ratti, che comprende, fra l’altro, i seguenti punti: donazione dello Stato Vaticano all’Italia e il Papa vescovo di Gerusalemme; consacrazione dei laici per la celebrazione della Cena eucaristica (laddove i preti mancano); battesimo degli adulti e assorbimento della cresima.

Sul tema del “cairo-battesimo” (battesimo in età matura) in luogo del “pedo-battesimo” (battesimo dei bambini), il Movimento Concilio Vaticano II (che ha avuto occasione di presentare le proprie posizioni in un ciclo di conferenze sul tema “La Chiesa cattolica come il Titanic”, anche presso l’Università cattolica di Tubinga, in Germania, grazie alla mediazione di Norbert Greinacher, autore di uno studio sui profeti neotestamentari) ha introdotto il “rito della rosa bianca”, mediante il quale i genitori segnano con una rosa bianca il piccolo nell’ambito di un apposito rito di benedizione, sempre in vista del futuro battesimo, da ricevere regolarmente in parrocchia.

Dal punto di vista dottrinale, il Movimento Concilio Vaticano II vena il suo progressismo di accenti sobriamente escatologici, sottolineando serenamente la vicinanza progressiva e incalzante dell’umanità alla Parusia. Con accenti polemici nei confronti dello stile ecclesiale di Giovanni Paolo II. “Questa la mia profezia -suggerisce don Ratti- la mentalità settaria di Roma soccomberà”, di quella Roma, che attraverserebbe uno dei suoi momenti più “anticristici” ossia di chiusura a quello Spirito, che vuole l’esodo della chiesa cattolica dall’Egitto costantiniano e medievale. Il cattolicesimo deve aprirsi, fra l’altro, a quello, che viene definito “Umanesimo del Sesso”: dall’automasturbazione (purché sana) ai rapporti prematrimoniali, dal divorzio (purché in casi gravi) alle coppie gay adulte (purché monogamiche, stabili e genitoriali), al sacerdozio femminile.

Il Movimento Concilio Vaticano II è diffuso sul territorio nazionale con un nucleo operativo di circa quaranta persone (fra Monopoli, Avellino, Como e Taranto), coordinate dai presidenti prof. Giuseppe Festa e prof.ssa Rosa Cassese, coppia di Avellino.

Il MO.CO.VA. gode la simpatia dei vescovi e dei sacerdoti più aperti, dei religiosi e delle religiose, anche contemplative. Dei laici e soprattutto dei giovani. Notevole il sostegno di Hans Küng al suo fondatore. “Coraggio, don Franco. La Storia è con te”: gli scrive nel 1995.

Degno di attenzione il rapporto particolarmente intenso del MO.CO.VA. con VOCATIO, il movimento italiano dei preti sposati. In cantiere, per il 2001, le conferenze del Dalai Lama e di Eugen Drewermann, nel palazzo di città di Avellino e all’Università di Salerno.

N.B.: Non risulta per ora una bibliografia del movimento, tranne numerosi articoli giornalistici sulla stampa locale, nazionale ed austriaca, con vari interventi televisivi. Una vasta presentazione del MO.CO.VA. (con intervista al fondatore) è rinvenibile in un articolo, dal taglio apologetico, in Maria Angela Mastronardi, “Riformare la Chiesa”, PortaNuova, XIV (aprile 1995), pp.32-33. Recentemente, giovedì 1 giugno 2000, il “Corriere della Sera” ha segnalato il MO.CO.VA., per la sua adesione al Convegno: “Libero Stato e libere Chiese in Europa e in Italia”, il 2 e 3 giugno 2000, nella Sala della Protomoteca, in Campidoglio, a Roma. Insieme a “Wir Sind Kirche”, alla rivista cattolica di Napoli “Il tetto”, alla rivista ecumenica “Confronti”, alle “Comunità cristiane di base”, oltre a comunità valdesi, evangeliche, ebraiche e islamiche.

Questo articolo è disponibile anche in: Inglese