giovedì 15 ottobre 2009

Mercoledì 14 ottobre. Notte. Getsemani dell’infarto. Tentato di suicidio. Consolato sino al mattino dalle voci oranti degli Angeli.

 

Visione notturna. Attraverso la porta interna della stanza da letto, vetrata al centro, scorge Satana, una forma cornuta di grigiore assoluto. Lo sfida a venire allo scoperto. La Forma entra e gli va incontro. Il certosino invoca Gesù e l’Abnorme si dissolve.

 

Gli Angeli gli preconizzano prossima la morte e la Vita, con i versi del Cantico dei cantici. L’Amato dice all’amata: “Alzati, mia bella, e vieni. L’inverno è passato”.

 

Il certosino temeva che gli Angeli gli rubassero il cuore sino ad allora teso alla Trinità e al Cristo. Ma dovette verificare che la loro presenza speciale è spaventosamente foriera dell’Altro. Nei loro giardini il narciso è gramigna.

 

Giovedì 15 ottobre. Satana, alto, slanciato, tenebrosamente regale, gli si para di fronte sfiorandolo coi peli neri lunghi e fitti del bacino e con un succulento mammelloso cazzo. “Mentitore”, “Maledetto”: è la reazione verbale del certosino. Ore 3,40.

Ieri la Camera ha votato l’incostituzionalità della legge sull’omofobia.

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