Giovedì 22 maggio. Ore 5,10. Lo sfiorò sulla guancia destra con vivo e profondo affetto. Era l’antico confratello defunto. Lamentò che i suoi amici preti disattendessero le sue richieste d’aiuto.
La preghiera per i defunti dev’essere viva, accorata, costante. Purtroppo i familiari del defunto, presi dal dolore, non pregano, demandando la preghiera a un celebrante che si limita alla preghiera ufficiale senza affetto né calore. Ha senso salvifico una intercessione ufficiale senza anima?
La liturgia ufficiale è distante anni luce dal pathos e dalla creatività di Gesù.
La preghiera nel Vangelo ottiene perché viva e vivace.
Le liturgie algide di Roma non possono far breccia negli uomini di oggi. Sono scenografie religiose degne della corte di Bisanzio.
Gerusalemme
città di Fuoco e del Fuoco
battezzaci nelle tue mura e nei tuoi giardini
incendiaci con la tua preghiera e la tua fede.
Città verticale
città assiale
mater dolorosa.
Tutto in lui era ecclesiale interumano cosmico. Non era battezzato nel Fuoco bensì nell’Incendio.
La chiesa dev’essere pentecostale, ricca di fede e di segni, e al tempo stesso dialogale. Anche qui diade, diade, diade.
Pentecostale ma non teocon. Un pentecostalismo teocon è una contraddizione cosmica e comica.
Domenica 21 gennaio 1979 (To)
Meditazione di M.Q.
Essere…Silenzio
Essere…Silenzio,
non è facile,
non è comodo,
è poco vissuto
perché poco capito e Amato.
Essere…Silenzio,
è macerazione del proprio “io”
è tacere e sorridere
quando soffri nel fisico
nel cuore e nello spirito.
E’ Amare chi ti è causa di sofferenza,
di umiliazione, di incomprensione, di calunnia.
Essere…Silenzio
è testimonianza
di forza morale e spirituale,
è forte capacità di Amare.
Quando l’umiliazione, l’incomprensione
ed il sospetto colpisce…
sii Silenzio e Ama.
Quando l’indifferenza
o l’insulto delle creature ferisce
sii Silenzio e Ama.
Quando la parola pungente
lo sguardo critico, duro o altero,
e il contegno freddo e staccato
ti fa male al cuore…
sii Silenzio e Ama.
Quando vedi e senti che ti ignorano,
– volutamente ti ignorano –
e danno a capire che fanno a meno di te
sii Silenzio e Ama.
Quando il tuo agire e il tuo vivere
è circondato da sospetto, da controllo,
da gelosia…da invidia
sii Silenzio e Ama.
Quando la tua semplicità
la tua rettitudine e coerenza
non è capita ma criticata
sii Silenzio e Ama.
Quando con forza di volontà,
sorretto dall’Amore,
lavori con serenità, sotto la morsa di continui dolori
e vedi attorno a te sorrisini maliziosi e…sottintesi
sii Silenzio e Ama.
Quando il fisico cede
e la salute ti costringe a letto
posto di dolori e di stanchezza
e ti senti un bisbiglio di commenti poco caritatevoli,
guarda Cristo Crocifisso…come Lui e con Lui
sii Silenzio e Ama.
Quando la tua Fede, la tua Pietà non è capita,
non è creduta sincera,
ma ritenuta “fanatismo”, “esaltazione”
sii Silenzio e Ama.
Essere Silenzio è Amare.
Essere Silenzio è Amore
è ”essere la melodia per il Cuore della Trinità”
questo è ciò che conta,
questo è ciò che vale:
Piacere alla Trinità
…Vivi testimoniando
che il tuo “Silenzio” è Amore,
che il tuo “nulla” è Gioia,
che la tua “Comunità” è Ascesa,
che la tua ”vita” è Cristo…
Magnificat! Alleluja!
NB La spiritualità del Silenzio di M.Q., malata, va compresa alla luce della sua vita, vissuta all’interno d’una comunità religiosa ospedaliera. Vale fondamentalmente per ogni vita comunitaria religiosa. La spiritualità integrale deve comportare Silenzio e Parola.
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