giovedì 23 aprile 2009

Il Sacro ossia l’Umano.

 

Per Vito Mancuso l’Assoluto è l’Essere, non Cristo. La sua è ontologia, non teologia. Martini, carente di sensibilità speculativa, purtroppo ha concorso al suo successo, sotto altri aspetti meritato. Il certosino s’era preventivamente orientato in senso negativo nei confronti del Mancuso, prima di leggerlo e di conoscerlo, in grazia d’una visione particolare da parte di Gesù.

 

Spesso affiorava alla sua memoria  la confidenza di M.Q. sulla sua indicibile visione della Trinità e della Madre di Gesù. Si sorridevano fra Loro Tre. Erano similissimi. E sorridevano compiaciuti a Maria. Il Loro splendore era infinitamente superiore a quello del sole.

Durante la testimonianza gli occhi e la persona della veggente ne erano investiti, comunicando Bellezza, in un purissimo bacio di cuori e di spiriti, coinvolgendo il certosino in una esperienza divenuta sua per sempre e in crescendo.

 

M.Q., l’umile sole del Cottolengo, è per gli uomini del nostro tempo una teste rarissima della Trinità in persona, in Persone.

 

Il certosino percepiva sempre più profumi odori suoni, assolutamente alieni a ogni contesto. Da decifrare nel loro significato nobilissimo e a volte terribile.

 

Il 22 settembre 1977 M.Q. predisse al futuro certosino: “…Sul tuo cuore l’umanità peccatrice. Sentirai il fetore dei peccati…ma sentirai anche il profumo di Gesù, anzi i Suoi profumi”. E nella profezia del novembre 1977: “…gusterai melodie ineffabili, divine!…”.

 

Profumi odori suoni misteriosi: il certosino sperimentava la fisicità sui generis del mondo a venire, che la teologia tratta velocemente con disincarnatezza platonica.

 

Il certosino doveva familiarizzare col mondo escatologico e cantare i suoi mirabili cenni ai contemporanei, oggetto ardente della Gaudium et spes. Doveva vedere sentire percepire e riportare per tutti gli uomini e per tutte le donne del suo tempo e non.

 

Sperimentava di lei l’autenticità della lontana profezia del 1977. Che scolpiva il suo destino di stimmatizzato, evidenziando persino la peculiarità della stimmata dei piedi, quella più dolorosa.

 

“…Contempla nell’immenso spazio

l’impronta insanguinata

che Cristo ti ha lasciato,

perché ne calchi le orme

Cammina testimoniando

che non vai per vie facili o ignote,

ma segui l’impronta del Crocifisso…”.

 

  1. Battesimo nello Spirito Santo e Consacrazione profetica.
  2. Ingresso nella Compagnia di Gesù.

 

Dio è necessitato solo dalla Sua interiorità.

Questo articolo è disponibile anche in: Inglese