giovedì 24 gennaio 2008

Laico è il credente che distingue. Fra Dio e non Dio, trascendenza e immanenza, fra la Perla e il fondo perlifero.

Laico è il non credente, che apprezza le distinzioni del credente, non le confonde né le rimescola per motivi politici.

Laico è chi non Ferrarizza.

Laico è chi crede nella ragione aperta cioè nella ragione.

 

Ferrara è l’estetica del conformismo politico. Sofisticato e abile quanto il suo Dirimpettaio oltretiberino. Gli manca la sua perfidia.

 

La vita è impegno di sintesi fra valori caldi e valori freddi. Valori caldi: la fede, l’amore, l’amicizia, gli affetti, la poesia, l’estetica, gli ideali sociali e politici. Valori freddi: le scienze, la tecnica, l’economia, il buon senso, il senso pratico, il fare politico.

 

I principi sono luci intellettuali da mediare nella vita e con la vita, non sono segnali stradali da eseguire.

 

A distanza di secoli Francesco col suo rifiuto radicale e ossessivo del denaro ha avuto ragione: stiamo morendo di capitalismo, dello stracapitalismo di pochissimi.

Soprattutto ha ragione Gesù: beati pauperes. La fine del pianeta non sarà imputabile ai poveri.

 

I principi sono mete da perseguire, non dati da osservare. E’ stato detto: siate perfetti. Siate perfetti non significa siete perfetti.

 

E’ la fine.

 

Il profeta ribadisce: Benedetto XVI è l’”impronta sostanziale” (Lettera agli Ebrei) della perfidia. Università della Sapienza e crisi di Prodi docent.

 

La chiesa cattolica è la croce di Cristo.

 

Maledetti coloro che nella chiesa tacciono, pur sapendo.

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