giovedì 27 dicembre 2007

Svegliati, mio cuore, grida di felicità: Dio, il tuo Unico, è l’Unico.

 

E Gesù, in sogno e nel sonno, lo inondò di adorazione e di felicità paradisiaca.

 

Nel sonno e in sogno pregò coi musulmani: benedite il Signore e magnificate la Sua pace.

 

L’amicizia con Gesù deve essere delicatissima e colma di attenzioni.

 

Tutto è enigma, tranne Lui.

 

La vera conoscenza è quella della fede, la vera esperienza è quella dello spirito.

 

Delle cose sappiamo pochissimo.

 

L’amico prete, defunto, era ai piedi d’una montagna eccelsa. Un anno dopo era alle prese con un pesce enorme, sporco e insipido. Il certosino capì che doveva pregare per l’amico, oggetto della giustizia purificatrice di Dio.

 

Il Monsignore parlò del Natale. Il ghiaccio può parlare della fiamma? Pendevano dalle sue labbra. Solo le parole e le immagini erano vive.

 

Alla maggior parte degli uomini sfugge lo spirito degli uomini. Chi conosce Dio conosce il cuore umano.

 

Navighiamo a piene vele nell’ignoranza spirituale.

 

Guai a coloro che si sono fregiati della fede, guai a coloro che si sono pavoneggiati della Croce, guai a coloro che hanno fatto carriera grazie al Calvario. Non avessero mai creduto, fossero stati ferocissimi atei. Sarebbero salvi.

 

L’apostasia finale non è l’apostasia dalla chiesa, come farnetica qualche zelota, ma l’apostasia dellachiesa, una chiesa che trionfalizza e non geme e non si converte.

 

Guai a chi si converte a una chiesa del genere, assetata di sé.

 

Wojtyla e Ratzinger: la beffa religiosa di Satana al nostro secolo. Siamo uomini delle apparenze, siamo uomini dell’in-sostanza. Irriconosciamo l’Anticristo, lo chiamiamo fessamente: ritorno del Sacro.

 

Come vaticina Paolo: negli ultimi tempi la fede sarà insipida. Sarà le moine e le mossette di Ratzinger, le scorreggiate eticistiche di Wojtyla. La non Misericordia e la non Intelligenza urbi et orbi. Il Vangelo ridotto a flatus vocis culique. Il non ritorno alle origini, l’odio della sorgente, la bulimia del religioso, la clericalizzazione del Profeta escatologico, la mistica deicida del Polacco, il sadismo e il masochismo cattolico apostolico romano, la guerra istituzionalreligiosa contro la scoperta reale ed effettiva del Dio personale e personalizzante, che dialoga anzi conversaimmediatamente con tutti gli uomini.

 

Questo è il bellum escatologico, non altro. All’interno della stessa chiesa, senza risparmio né riserve. Bellum non fra reazionari e progressisti, ma fra credenti cristiani e credenti diabolici, fra i figli di Abramo e della Croce e i bastardi (innumerevoli) del potere e del trionfo. Non si tratta di un conflitto fisiologico ma qualitativo e soprannaturale, di tale profondità da poter essere siglato terminologicamente solo come “escatologico”, cioè, in definitiva, solo come “teologico”.

 

Alla fine il Vangelo, ma soprattutto il suo Soggetto cristico e trinitario, trionferanno.

 

Canonizzazione di Wojtyla ossia il suo dildo votato al consumo orale delle masse.

 

Quanti miracoli e prodigi intorno al dildo. Grazie all’estasi orale.

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