Gesù, mia realtà.
Il mondo escatologico, il mondo della trasfigurazione, è nulla rispetto al Dio trasfigurante.
Tutto sarà Cristo cioè adorazione e lode perfetta.
Signore, feriscimi con la Tua gloria e dalla mia ferita sgorghino per tutti gli uomini fiumi d’acqua viva. Che scorrino verso il Cielo.
Dobbiamo contrastare lungo la vita tutti i moti depressivi persistenti della nostra psiche per non essere schiacciati, nel momento finale, da quello stato assolutamente depressivo, che è scatenato dalla morte.
Lo spirito, temprato dalla fede e dalla speranza, è in grado di superare l’angoscia della morte e di slanciarsi, già nella morte, al di là della stessa.
A tal fine occorre reagire anche a un clima meteorologicamente depressivo.
La morte è un tunnel velocissimo. Chi è abituato alle tenebre continuerà a vedere tenebre anche al di là del tunnel, anche in mezzo al sole, che ti esplode intorno e dentro.
Cristo è l’Assoluto viale, è Dio in quanto Via.
Crateri di blu nel candore purissimo delle nubi.
Sul cactus dell’anti-eutanasia sghignazza la stregatta ratza.
Aliter Crudelia bavara.
Il trombone accusa Pannella di trombonismo.
Ferrara, il mandrillo delle idee. L’intellettuale dell’organo.
L’organo di stampa “Il Foglio”.
In versione Welby, il prolifist inscenerebbe il pro-euthanasia.
Gesù, Cristo, Vita da Vita.
Ormai è chiaro. La gente, che vuole ancora credere, sceglierà fra tante fedi quella più sessualmente tollerante. Scarterà invece le fedi sessuofobiche. L’America è un caso paradigmatico.
In sintesi. Fra tante religioni quella, che comprende sessualmente gli uomini, è votata al successo.
Chi muore deve affrontare il problema Luce. Sì, la Luce va affrontata.
Quando con la sua violenza la morte sbriciola le loro grotte, i pipistrelli dello spirito sono scagliati in pieno sole e ne sono accecati.
Questa congenialità con le tenebre, violentata da Dio, costituisce l’inferno.
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