Finalmente gli archivi segreti vaticani s’aprono sugli albori del nazismo: un magnifico gesto di trasparenza, generoso ma dovuto, da parte di Giovanni Paolo II.
Sono persuaso che le voci cattoliche antinaziste di timbro profetico (emblematici Edith Stein e padre Friedrich Muckermann, peraltro entrambi martiri) peccarono di unilateralismo a fronte della chiaroveggenza politica di Pacelli, che, appena eletto papa, obliterò la condanna dell’ideologia nazista, già disposta da Pio XI.
Accentratore e reazionario, Pacelli spiccò al tempo stesso per profilo spirituale, mistico e ascetico.
Nell’immane alternativa nazismo comunismo stalinista, propese, suo malgrado, al nazismo.
Pro e non filo-nazista dunque. Soprattutto profeta politico.
Sac. Dr. Franco Ratti
Riportata da
-
Il quotidiano “Liberazione” del 25 febbraio 2003
-
Il quotidiano “Libero” del 26 febbraio 2003
-
Il quotidiano “Ottopagine” del 28 febbraio 2003
-
Il quotidiano “Corriere dell’Irpinia” del 2 marzo 2003
Richiamata su
-
Il quotidiano “Liberazione” del 26 febbraio 2003
-
Il quotidiano “Liberazione” del 3 marzo 2003
Questo articolo è disponibile anche in: Inglese