lunedì 13 agosto 2007

Dire che il Cristo non poteva masturbarsi equivale a dire, assurdamente, che non poteva né digerire né defecare.

 

Trinità. Miei Signori, mio Dio.

 

Il sesso, concretamente, non teologicamente, considerato, è paurosamente assente nella tematica cattolica.

 

Il più celebre degli esorcisti italiani, da esorcizzare, esorcizza i gay.

 

Un prete esorcista disse a un giovane: non puoi masturbarti. E’ lecita solo la polluzione notturna.

 

E’ tradita l’Incarnazione del Verbo. E’ liquidato il vangelo sinottico. E’ sovraesaltata la cristologia di Paolo e di Giovanni.

 

Dio, in Cristo, è sessuato.

 

Madre Teresa, asessuata e larvale, è l’icona sessuale del cattolicesimo.

 

La madre di Gesù viene madreteresizzata.

 

Una Lady Diana più spirituale: ecco l’icona sessuale del vero cattolicesimo.

 

Era distrattissimo, ridanciano, mentre si avvicinava alla sua prima Comunione. Tornato al banco e raccoltosi ritualmente, un torrente di gioia lo invase all’improvviso.

Sperimentò una Presenza viva e affettuosa. Qualche minuto più tardi, uscito dalla cappella, notò negli astanti, che si compiacevano con lui dell’evento eucaristico, sorpresa e stupore.

Il suo volto era luce.

 

Moltissimi santi canonici si sono automasturbati.

 

La pedofilia è ingiustizia sessuale.

 

Devono essere tenute insieme le due forme ecclesiologiche: la chiesaescatologica, che attende come prossima la venuta di Gesù, e la chiesa dialogica, disinteressatamente dialogica.

 

Nella sera, fra il verde, accanto al sentiero del casolare romito, sede estiva dell’orante, un lampo di luce. Il certosino ne segue il verso.

Di profilo, all’improvviso, una statuina dell’Immacolata. Ma per un attimo.

Il giorno dopo il certosino seppe che ivi in passato c’era una statuina dell’Immacolata.

La Madre di Gesù lo aveva consolato proprio quando il contatto cogli umili e coi semplici s’era fatto faticoso.

 

Da anziano gli piacevano sempre più le giovani donne. Il suo fondo etero, turbato da misoginia culturalecclesiastica, emergeva limpido e sicuro di sé. Odiporico. Vissuto da viandante assetato di meta.

 

La fine del mondo è l’ingresso dolorosissimo dell’umanità nella sfera di Dio. Sulla scia di Gesù, che entra nella gloria del Padre attraverso la croce.

 

L’apocalisse prossima è l’eco fedele di quella di Gesù, l’apocalisse della croce.

 

Quanto era grato alla Madre di Dio.

 

Diventava via via umanità (genere umano), nella sua sensibilità, mentalità, spiritualità.    Si sperimentava amatissimo da Dio ma come umanità.

 

La chiesa primitiva non era cristallizzata sulla Risurrezione di Gesù ma protesa al Suo ritorno. La chiesa successiva, in specie la chiesa di oggi, ha mummificato e mummifica il Risorto cioè l’Inatteso.

 

E’ penoso udire vescovi e preti ripetere cantilenanti: Cristo è risorto. Nel fondo della loro voce c’è solo la tristezza del dogma.

Cervelli e cuori sono immersi in un sistema chiuso allo Spirito e al Ritorno. Sordi all’urlo della natura e della storia moribondi.

Solo un “dio” può salvare Roma.

 

Ringraziava spiritualmente tutte le donne incontrate nella sua vita, che con la loro luce simpatia spessore avevano “educato”, tratto alla luce il suo io etero. Senza mediazioni sessuali. Disinteressatamente.

 

Il casolare del certosino non era dotato di telefono. A una signora, che voleva comunicare con lui, consigliò di mandargli il suo angelo. Quel giorno, mentre era in preghiera sul suo seggiolone, percepì una voce femminile, all’interno del suo orecchio. Ne fu sorpreso ma glissò ironico. La voce ritornò.

Il giorno dopo lo chiamarono al telefono del bar. La signora, di cui prima, gli dichiarò che il giorno antecedente aveva mandato il suo angelo.

 

Ancora in preghiera sul suo seggiolone. Fu sorpreso da un vociare concitato e fresco proveniente dal sentiero solitario, su cui dava il suo balcone. S’affacciò incuriosito ma non vide nessuno. Capì subitamente che il giorno dopo un gruppo di giovani sarebbe venuto a trovarlo. Così fu.

Ringraziò gli angeli dell’amorosa informazione preventiva.

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