lunedì 18 febbraio 2008

Satana non prendeva l’iniziativa nei confronti del certosino. Era costretto da Gesù a rivelarsi, quasi a denudarsi.

Cosa che gli ripugna immensamente. Il comando divino viene eseguito come “bestemmiando”.

 

Satana è un cane, che odia il suo padrone.

 

Satana non tollera che gli uomini sappiano di lui e del suo regno infero.

 

La perdita del timore di Dio giudice è una delle vittorie superbe di Satana.

 

Molti con la morte si ritrovano nella sfera indicibile del male assoluto, nella tenebra impersonale, nella landa del non senso, nel rumore silente, nell’orrore senza volto. Ci si stringe a se stessi ma si abbraccia il nulla. Ci si stringe agli altri ma se ne riceve odio. Ovunque strutture demoniache, ovunque inessenze, ovunque ii atrofici.

 

Mentre il certosino ne scrive, sa che la pagherà cara.

 

Violare il grande silenzio è la morte. Psicofisica. Che non diventa fisica per la sollecitudine paterna di Dio.

 

Guai a coloro, che pur avendo ricevuto la grazia della fede, non si lasciano condurre dallo Spirito sui Suoi sentieri spesso impervi e non convenzionali e non istituzionali.

Guai a coloro, che adorano la propria immagine e non si lasciano sfigurare da Cristo, pazzo e deriso.

Guai agli ecclesiastici, che hanno fatto della carriera la loro cagna.

Guai a coloro, che impediscono a sé e agli altri l’evoluzione della fede in mistica, col pretesto del discernimento e del buon senso.

Guai ai teologi, che sanno e sapendo tacciono, preferendo gli onori ecclesiastici.

Costoro regneranno sulle ombre. La loro stella si chiamerà assenzio.

Guai ai papi, che non vogliono l’evangelizzazione della chiesa, mentre amano l’evangelizzazione del mondo. Di essi il Verbo dice, sferzante: ipocriti.

A loro è rivolta la parola tonante di Satana: venite a me, come me e con me maledetti. Il loro cuore di ghiaccio si scioglierà solo nello stagno di fuoco.

“Gerusalemme, Gerusalemme…”: le lacrime del Cristo si mescolarono con quelle del Suo profeta.

 

Io, Cristo, dichiaro che presto il mondo saprà che tu sei il Mio profeta, il più grande. Ma le lacrime del certosino seguitavano a scorrere.

 

La più grossa bufala sul mercato chiesastico: il Concilio ha sconquassato la chiesa. Non il Concilio, ma il suo ritardo.

 

Il Cristo ha detto: sono venuto a portare la spada. Prefigurando anche il Suo concilio.

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